Emarginazioni e diversità, gli italiani in concorso a Locarno

Due film italiani in due concorsi diversi al Festival di Locarno, uno nel prestigioso concorso internazionale, l’altro nella sperimentale sezione Cineasti del presente. Entrambi parlano in maniera originale di emarginazione e diversità.

Il primo film è Sette opere di misericordia dei fratelli Gianluca e Massimo Deserio. Si tratta di un’opera prima a basso costo, e non è un film totalmente italiano, ma una coproduzione con la Romania. Protagonisti Olimpia Melinte e il grande Roberto Herlitzka (l’Aldo Moro di Buongiorno Notte di Marco Bellocchio). La storia è quella di Luminita, giovane clandestina che vive ai margini di una baraccopoli, e che ha un piano per uscire dalla sua situazione. Mentre cerca di portarlo a termine, s’imbatte in Antonio, anziano malato e misterioso. Lo scontro tra i due è inevitabile e duro, le conseguenze inattese. Il film è caratterizzato da dei cartelli che scandiscono le sette opere di misericordia del titolo, tratte dal Vangelo secondo Matteo: dare da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati e seppellire i morti. «I personaggi mettono a nudo la crisi di una societa’ – spiegano i due registi -. Rappresentano l’Italia dell’immigrazione interna degli anni ’50 e quella contemporanea che ha visto sorgere una nuova schiavitù e nuovi poveri, in una storia che li vede, loro malgrado, uniti». La proiezione del film, che ricordiamo si trova all’interno del programma del concorso internazionale, è prevista per lunedì 8 agosto nella sala Fevi di Locarno, alle 16.15.

 

Altro film italiano è L’estate di Giacomo di Alessandro Comodin, in concorso nella sezione Cineasti del presente. È estate. Attorno, la campagna del nord-est dell’Italia. La pellicola racconta di Giacomo, un ragazzo sordo di 19 anni. Un giorno va al fiume per fare un picnic assieme a Stefania, sua amica d’infanzia. I due ragazzi si spingono talmente lontano dal sentiero conosciuto che finiscono per perdersi. Si ritroveranno soli e liberi durante un pomeriggio che potrebbe durare un’estate intera. La sensualità accompagnerà i giochi da bambini finché Stefania e Giacomo non sentiranno che l’avventura, appena vissuta insieme, non è altro che un ricordo dolce e amaro di un tempo già svanito. “L’estate di Giacomo” sarà proiettato nella “Sala”, martedì 9 agosto alle 11 del mattino.

 

Altro italiano presente è Luca Guadgnino, regista in giuria, che presenta il suo ultimo lavoro Inconscio Italiano. Si tratta diun film-saggio che partendo dalla drammatica esperienza dell’occupazione in Etiopia riflette sulle origini stesse dell’identità italiana. Diviso in due parti, il film dà voce a sei intellettuali: gli storici Angelo del Boca e Lucia Ceci, gli antropologi Iain Chambers e Michela Fusaschi e i filosofi Alberto Burgio e Ida Dominijanni. Ognuno dei protagonisti analizza il passato coloniale dell’Italia fascista slittando nel percorso delle riflessioni verso il presente italiano.

Intanto è tutto pronto per l’apertura del festival, prevista in grande stile per mercoledì sera, 3 agosto, con il film statunitense Super8, prodotto da Steven Spielberg, nella suggestiva piazza Grande. Nei giorni scorsi, grande successo per le serate pre-festival, tra cui quella di martedì sera con Amarcord di Federico Fellini, alla presenza dell’attrice Magali Noel, la Gradisca del film.