“Coi fumetti facciamo rivivere celti e longobardi”
Dopo quasi dieci anni tornano visitabili alcune sale dell'antico Monastero. L’occasione è la presentazione delle tavole originali di “Cairate, una storia in 4 tavole”, storia del paese a fumetti

L’iniziativa, nata da un’idea di Agostino Alloro della Pro Loco cittadina, ha destato parecchia curiosità in paese, tanto che il successo è stato immediato. È persino stata organizzata una mostra e per l’occasione la Provincia di Varese ha dato il via libera per ospitare l’esposizione delle tavole originali del fumetto all’interno di alcuni locali restaurati del Monastero di Cairate. Sale con affreschi che non venivano aperte al pubblico da quasi dieci anni.
I disegni, realizzati dal disegnatore professionista Tommaso Bianchi su una sceneggiatura di Luigi Pellini, hanno incontrato subito il favore del pubblico, tanto che all’inaugurazione della mostra nel monastero, avvenuta sabato scorso, erano presenti una cinquantina di persone. Per tutta la giornata di domenica il flusso di persone è stato continuo, tanto che i tre autori presenti hanno parlato coi visitatori tutto il giorno, firmando autografi sulle copie numerate del fumetto distribuito gratuitamente. La mostra è in programma anche sabato e domenica prossimi, 1 e 2 ottobre, sempre nei locali del Monastero, accessibile dall’area del parcheggio del mercato.
«È un piacere vedere tanta attenzione nei confronti di questo progetto – racconta Alloro promotore dell’iniziativa -. Sono di Cairate e ci tenevo che la storia del mio paese potesse essere comunicata anche in una maniera diversa, certo non esaustiva, ma almeno incuriosisce le nuove generazioni. Sarebbe bello poterlo distribuire anche nelle scuole. Per ora abbiamo avuto un ottimo riscontro, non c’è alcuno scopo di lucro, vogliamo solo far conoscere di più il paese».
«È un piacere vedere tanta attenzione nei confronti di questo progetto – racconta Alloro promotore dell’iniziativa -. Sono di Cairate e ci tenevo che la storia del mio paese potesse essere comunicata anche in una maniera diversa, certo non esaustiva, ma almeno incuriosisce le nuove generazioni. Sarebbe bello poterlo distribuire anche nelle scuole. Per ora abbiamo avuto un ottimo riscontro, non c’è alcuno scopo di lucro, vogliamo solo far conoscere di più il paese».
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