Il comune studia come andare a caccia di evasori
La giunta ha deciso la creazione di un gruppo di lavoro ad hoc: all'Amministrazione andrà fino al 100% di quanto recuperato
La giunta comunale, questa mattina, ha approvato l’avvio del progetto operativo relativo all’attività di partecipazione del Comune di Varese alla lotta all’evasione dei tributi erariali.
Il 6 ottobre 2010 è stata sottoscritta la convenzione con l’Agenzia delle Entrate che disciplina la partecipazione del Comune di Varese alla lotta al’evasione dei tributi erariali in alcuni ambiti, dal commercio alle residenze fittizie all’estero. Nel frattempo l’attività di partecipazione dei Comuni all’accertamento erariale è stata ulteriormente incentivata, dapprima con l’innalzamento al 50%( in base all’art. 2, del decreto attuativo del federalismo fiscale) della percentuale delle somme riscosse, anche a titolo non definitivo, a seguito di accertamenti emessi dall’Agenzia delle Entrate su segnalazioni qualificate dagli enti locali, e poi anche con il riconoscimento del 100% di altre somme per il triennio 2012 – 2014, per effetto del comma 12-bis del D.L. n° 138/2011
Il riconoscimento dell’ulteriore incentivo resta subordinato all’istituzione, entro fine anno del Consiglio tributario che dovrà essere oggetto di apposito regolamento da adottarsi da parte del Consiglio Comunale. La giunta ha quindi stabilito i passaggi, con un progetto operativo: ovvero ha deliberato di creare un gruppo di lavoro ad hoc, interno all’attività Gestioni Tributarie e ha individuato i criteri di segnalazione definendo le specifiche aree di Intervento. Si darà priorità ai seguenti ambiti:
– Commercio e Professioni, con particolare riguardo al settore degli enti non commerciali che svolgono, in realtà, attività lucrativa;
– Urbanistica a Territorio, con particolare riguardo al settore delle opere di lottizzazione in funzione strumentale alla cessione dei terreni edificabili;
– Proprietà Edilizie e patrimonio immobiliare, con particolare riguardo alle proprietà non indicate in dichiarazione dei redditi e alla revisione della rendita catastale ex art.1, comma 336, legge n° 311/2004, qualora questa non sia più rispondente alla situazione di fatto degli immobili;
– Disponibilità di beni indicativi di capacità contributiva, ed in particolare di immobili di prestigio o che abbiano una superficie superiore a 280 mq.
Le segnalazioni saranno inviate in via telematica all’Agenzia delle entrate cui spetterà in via esclusiva il compito di vagliarle e di compiere gli accertamenti se ritenute fondate.
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