Il Torino di Ventura vuole incornare il Varese

I granata hanno comprato tanti giocatori e tenuto Bianchi e Ogbonna: sulla carta sono una corazzata, ma anche l'anno scorso il Varese partiva nettamente sfavorito

Forse per il Toro è arrivato l’anno buono. Se lo augurano i tifosi granata, soprattutto dopo un calciomercato che a fronte di tanti acquisti di valore, ha visto le importanti conferme delle due anime di questa squadra, Bianchi e Ogbonna. La vera forza del Torino 2001/2012 sta in panchina, dove il presidente Cairo ha scelto un uomo di sicuro affidamento ed esperienza, Giampiero Ventura, reduce dai miracoli di Bari. Il mister ligure ha scelto giocatori affidabili, mescolati a giovani di valore: porta blindata con Coppola, autentico esperto in promozioni (l’ultima a Siena l’anno scorso); difesa rinforzata da Glik, Darmian e Parisi; centrocampo con piedi e grinta grazie a Iori, Vives, Basha, il ritorno della promessa Suciu, Guberti, l’ultimo arrivato Surraco e il duo milanista Oudamadi e Verdi; attacco che trova con l’ex varesino Ebagua grinta e forza fisica. Se lo scorso anno ad inizio campionato si parlava di corrazzata, quest’anno sulla carta il Torino è ancora più forte: i tifosi piemontesi si augurano che vada meglio.
 
Mister Ventura sta lavorando. Il cantiere è aperto e lo dimostrano le prime due partite di campionato: vittoria in rimonta ad Ascoli e pareggio col Cittadella. Per il match di domenica sera (in campo alle 20.45, arbitra Giacomelli di Trieste), l’allenatore dei granata non avrà Glik, con la Polonia in nazionale, Parisi infortunato, Pagano rotto per un mese, Surraco con la varicella, Oudamadi fermo per infortunio muscolare. Scelte obbligate dunque soprattutto sugli esterni, dove a centrocampo sono a disposizione solo Verdi e Guberti. In difesa con Ogbonna ci dovrebbe essere la conferma di Di Cesare (o Pratali), con Zavagno e D’Ambrosio sulle corsie laterali (Darmian riserva di lusso). In mezzo al campo duo centrale formato dal gaviratese Iori e da Vives, con Basha come validissima alternativa. Quartetto d’attacco con Guberti e Verdi sulle fasce (Sgrigna scalpita in panchina, mentre Gasbarroni, vicino al Varese fino alle ultime ore di calciomercato, è un sepratao in casa), Bianchi punta centrale supportato da uno tra Antenucci ed Ebagua. Niente male.
 
Il modulo impostato da Ventura assomiglia più ad un 4-2-4 che ad un 4-4-2: difesa bloccata in mezzo e sulle fasce, centrocampisti centrali a fare da cerniera con Iori più geometra che carpentiere, ali frizzanti e briose, capaci di saltare l’uomo e puntare la porta, attacco potente e pericoloso. Occhio soprattutto a Guberti, uomo di categoria superiore che a Torino vuole rilanciarsi, e a Verdi, arrivato dal vivaio milanista con Oudamadi (il ventenne nigeriano ha deciso il match di Ascoli): non ha il fisico da corazziere, ma ha colpi da campione vero. Inutile sottolineare la pericolosità dell’attacco torinese, con Bianchi che in serie B segna sempre almeno 20 gol, Antenucci che è una seconda punta mobile e pungente, Ebagua che a Varese ha fatto 12 gol e ha lasciato tanti bei ricordi. Lo scorso anno a Torino il Varese prese coscienza di poter sognare, sotto il Sacro Monte ci si augura che anche quest’anno possa ripetersi il “miracolo”.

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Pubblicato il 02 Settembre 2011
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