“L’assassino è mio padre, ma non so perché l’ha fatto”
Ascoltato in procura il figlio ferito. Il pm Luca Petrucci, inoltre, sta valutando la querela che la famiglia Camboni ha presentato nei confronti dello psichiatra che ebbe in cura l’omicida
Il movente del delitto Camboni non è chiaro, ma la dinamica sì. Grazie alle dichiarazioni precise e dettagliate del sopravvissuto alla furia dell’omicida, la procura si trova di fronte a interrogatori che confermano in pieno la versione dei fatti fornita nelle ore successive al delittodai testimoni. Federico Camboni è stato ascoltato oggi dal pm Luca Petrucci. Il figlio di Mario Camboni ha ricostruito come il giorno di pasqua, 25 aprile, lui e la sorella Alessandra fossero andati a Gavirate a trovare il padre portando una colomba. Una volta giunti sul posto il genitore ha afferrato il coltello e ha colpito con freddezza Alessandra, scagliandosi poi contro Federico. Non sembra ci sia stata premeditazione, piuttosto un raptus improvviso, preceduto da una breve discussione; persino da un bacio del padre verso figlio, un gesto inconsueto nella famiglia, che aveva lasciato sorpreso il testimone ascoltato oggi. I due giovani erano andati nel monolocale del residence di Gavirate portando dei documenti per l’ex maresciallo. Avevano anche dei soldi per lui e gli avevano comprato una colomba da mangiare insieme. Tutti i particolari finora conosciuti hanno trovato ampi riscontri: è confermata anche la circostanza dei dissidi familiari che avevano portato i figli di Mario a deciderne l’allontanamento in un altro paese.
Il pm Luca Petrucci, inoltre, sta valutando la querela che la famiglia Camboni ha presentato nei confronti dello psichiatra che ebbe in cura l’omicida. Secondo la parte offesa si potrebbe ipotizzare una imputazione per le lesioni personali colpose di cui è stato vittima il figlio scampato alla coltellate. Il medico è stato già ascoltato dal pm durante le indagini e la procura valuterà attentamente tutti gli elementi, anche se la possibilità che vi sia stata una condotta omissiva del sanitaria non è, allo stato, un elemento facilmente dimostrabile. Oggi è stata consegnata l’autopsia, mentre il 30 novembre sarò celebrata l’udienza dell’incidente probatori: all’ordine del giorno c’è la perizia per capire se l’imputato sia sano di mente.
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