Manovra, Petteni: “Una classe politica bollita e stordita”

Presidio della Cisl lombardia davanti ai "ministeri fantasma" a Villa Reale. «Emerge in questa fase l’incapacità a guidare il Paese»

«Basta prendere in giro i lavoratori e gli italiani. Basta bugie sulla crisi. Basta farse come quella dei ministeri fantasma di Monza. Il disagio nel mondo del lavoro è profondo ma i partecipanti alle “euforiche” riunioni brianzole non sembrano rendersene conto». Così il segretario generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, intervenendo al presidio organizzato dal sindacato contro la manovra economica, in corso davanti alla Villa Reale. «La Cisl pone con forza il tema dell’equità degli interventi e dello sviluppo – ha affermato -. Noi ci sentiamo “napolitaniani” e ci assumiamo le nostre responsabilità. Occorre fare bene e presto, ma in modo equo. Per questo serve un nuovo patto fiscale, per estirpare la piaga dell’evasione e per fare pagare chi non paga mai. E’ arrivato il tempo della patrimoniale, i cui introiti devono andare per due terzi all’abbattimento del debito e per un terzo alla crescita».
 
Il leader della Cisl lombarda ha poi sottolineato che «sviluppo della contrattazione e delle relazioni industriali sono la strada maestra del sindacato e attraverso la contrattazione – ha aggiunto -applicheremo le norme che condividiamo. Il lavoro pubblico non può essere continuamente penalizzato mentre la politica non è disposta a rinunciare ad alcun privilegio. E non vuole tagliare i suoi costi».
 
Petteni ha proseguito ribadendo che è «indispensabile un piano straordinario per l’occupazione dei giovani, piano di cui non c’è traccia. Emerge in questa fase l’incapacità della classe politica “bollita e stordita” a guidare il Paese in una situazione così difficile – ha sottolineato -. Per questo noi proponiamo a tutti coloro che sono disponibili, sindacati, imprese, associazionismo, una grande mobilitazione di idee e di azione comune per dare risposte concrete. Partiremo con iniziative nei territori, per arrivare a un appuntamento regionale il primo ottobre da realizzare con tutti. Noi abbiamo idee e proposte da mettere in comune».
 
Quanto alle difficoltà create dalla crisi in Lombardia: «Dobbiamo smettere di piangerci addosso – ha concluso  Petteni – e anche il presidente Formigoni deve dirci se è effettivamente disponibile per una nuova fase capace di creare occupazione e sviluppo. Non dobbiamo farci sopraffare dalla paura – ha concluso – serve coraggio e prospettiva».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Settembre 2011
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