Martinetti e Bressan: «Non chiamatele seconde scelte»

È il giorno di Daniele Martinetti e Walter Bressan (foto a lato) in casa Varese 1910: i due ultimi acquisti del mercato estivo sono arrivati in largo anticipo rispetto ai nuovi compagni al complesso "Anessi" di Gavirate, per presentarsi alla stampa e al tecnico Benito Carbone, pronto ad accompagnarli nei primi passi in biancorosso.
«Due giocatori firmati all’ultimo momento ma che avevamo in testa da tempo – ribadisce l’amministratore delegato Enzo Montemurro – e che sono due buoni affari sia dal punto di vista tecnico sia da quello monetario. Hanno carriere importanti e ora li attendiamo alla prova del campo». La politica di "sostegno" da parte della società, ancora un po’ scossa dal "no" dell’Atalanta per Tiribocchi, prosegue per bocca del ds Mauro Milanese: «Sono due prime scelte, al di là delle altre trattative portate avanti. Se Cellini avesse accettato la cessione (l’attaccante toscano si è poi intrattenuto a lungo con i dirigenti ndr) magari saremmo arrivati a prendere due punte ma di certo Martinetti era nel nostro mirino. Lui e Bressan hanno grande volontà, ci aspettiamo tanto da loro perché completano una squadra che ha già dimostrato di saper giocare bene a pallone».

Spazio dunque ai due giocatori, già insieme prima all’Arezzo e poi al Sassuolo da cui provengono dopo un’estate in cui in Emilia sono state cambiate diverse cose. Il primo a parlare è Daniele Martinetti, 30 anni, 34 gol in B fino a ora: «Arrivo da una stagione sotto le aspettative e da qualche problema con la mia precedente società. Il Varese è squadra reduce da un grande campionato, che punta a fare ancora bene e con un ambiente di cui tutti mi hanno parlato bene, a partire da Grillo e Del Sante che conosco da tempo. Sono qui per fare la prima punta, ruolo che ho ricoperto negli ultimi 2/3 anni e senza un obiettivo numerico preciso: voglio rilanciarmi e aiutare la squadra a vincere, sapendo benissimo che in B non basta essere pronti sottoporta ma è fondamentale dare una mano ai compagni se poi si vuole buttarla dentro». Martinetti – che ha prenotato la maglia numero 9 – arriva in buona forma fisica nonostante a Sassuolo fosse fuori rosa: «Non ho mai smesso di allenarmi con il preparatore, mi manca un po’ l’aria della partita ma non credo sia un problema ritrovarla subito».
Al suo fianco il volto sereno di Walter Bressan, altro uomo d’esperienza (è del 1981) alla ricerca di nuovi stimoli e motivazioni dopo anni in una piazza ricca ma per forza di cose non troppo "avvolgente". «Il Varese è stata la prima squadra a cercarmi, è club che si sta affermando nella categoria e io vorrei ripagare la fiducia che mi è stata accordata». Il nuovo arrivato sa bene che al momento la porta è "occupata" da Mathieu Moreau che bene ha fatto in precampionato e che è ancora imbattuto: «Lo conosco perché ci ho giocato contro e so che è un buonissimo portiere: con lui e Damiano Milan credo sia stato formato un reparto molto forte. Toccherà al mister fare le scelte, noi faremo di tutto per metterlo in difficoltà».

A proposito dell’allenatore, ecco un Benny Carbone in giacca e cravatta, pronto a "benedire" i propri nuovi "lavoranti". «Nessuno si azzardi a dire che Daniele e Walter sono seconde scelte: se discutiamo due giocatori del genere non capiamo nulla di calcio. A noi serve gente che si metta a disposizione dei compagni e che abbia la testa adatta a giocare in questa squadra: li ho sentiti parlare e sono felice che siano qui e che la società me li abbia dati».