Prossima Italia: “A Varese il Porcellum è morto a suon di firme”
La prossima fermata? Bologna, 22 e 23 ottobre, dove Pippo Civati e Debora Serracchiani conProssima Italia hanno organizzato una nuova convention
A livello nazionale la raccolta di firme anti-Porcellum sembra aver raggiunto la fatidica soglia delle 500mila firme. Anche Varese ha fatto la sua parte in un’intensa campagna durante tutto il mese di settembre.
Prossima Italia, il movimento nato dopo la convention di Firenze organizzata da Pippo Civati e Matteo Renzi a livello nazionale ha raccolto quasi 50mila firme muovendosi fin da subito a favore del referendum. La lotta al Porcellum e la libertà di scelta dei parlamentari è infatti un tema caro a cosiddetti “rottamatori”.
Anche a Varese il gruppo locale Prossima Fermata Varese è stato tra i più attivi a favore del referendum. Ha organizzato varie raccolte nella provincia in sinergia con Sinistra, Ecologia e Libertà e l’Italia dei Valori. Il Partito democratico, se pur sostenendo e supportando a livello organizzativo i referendari, non ha voluto scendere in campo ufficialmente con il suo simbolo.
Il gruppo di Prossima fermata Varese parte proprio dal sostegno del Pd: “La collaborazione del partito ed il supporto è comunque un dato positivo; di questo ringraziamo la segreteria provinciale e cittadina di Varese, così come il gruppo consigliare del capoluogo. La scelta di non sostenere con il simbolo la raccolta di firme è stata presa dal partito nazionale e noi la rispettiamo. Bersani, tuttavia, avrebbe dovuto spiegare meglio la scelta ai nostri elettori che spesso rimanevano spaesati non vedendo il simbolo del PD”.
I risultati della raccolta sono stati di tutto rispetto. L’ala più “innovativa” del Pd ha distribuito circa 80 moduli (per circa 1600 firme) alle persone che dalla provincia hanno voluto organizzare un gazebo. Solo nella città di Varese sono state raccolte in due week end 400 firme. Altri gruppi hanno lavorato in tutta provincia. Ad esempio, solo a Somma Lombardo sono state raccolte 180 firme. “Molti circoli del PD ci hanno chiesto una mano per avere i moduli e per organizzare i gazebo: abbiamo cercato di essere un punto di riferimento per tutti gli interessati, anche se talvolta non siamo riusciti a soddisfare le tantissime richieste”.
Della raccolta firme Prossima Fermata Varese vuole sottolineare anche un dato politico: “Qualcuno, nel Pd e fuori, continua ancora a guardarci con diffidenza per la questione della “rottamazione”. È chiaro invece che noi vogliamo rottamare solo le idee sbagliate della politica, come quella di nominare i parlamentari senza alcun rapporto con la gente”.
Alcuni esponenti del partito si sono pronunciati a favore del referendum solo nelle ultime settimane: “Ci siamo attivati il 25 di agosto a favore del referendum. Qualcuno si è mosso solo il 25 settembre: ogni nuovo compagno di strada, anche se un po’ ritardatario, è naturalmente ben accetto. Evidentemente le nostre idee su referendum, primarie e limite di mandati per i parlamentarti sta facendo breccia: possiamo esserne solo contenti”. Proprio sulle primarie sarà la prossima sfida del gruppo: le elezioni sembrano avvicinarsi sempre di più e i democratici vorrebbero scegliere i loro rappresentanti da mandare a Roma.
La prossima fermata? Bologna, 22 e 23 ottobre, dove Pippo Civati e Debora Serracchiani conProssima Italia hanno organizzato una nuova convention. “Aspettiamo tutti coloro che hanno voglia di cambiamento e partecipazione: questo referendum è l’ennesima dimostrazione che le persone vogliono mobilitarsi”.
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