Frediano Manzi indagato

Il leader dell'associazione Sos Racket e Usura, secondo gli inquirenti, si sarebbe organizzato alcuni episodi incendiari e potrebbe essere stato vittima di estorsioni dalle persone utilizzate per questi gesti

Frediano Manzi, fondatore e presidente dell’associazione antiracket Sos Racket e Usura è formalmente indagato dalle procure di Milano e Busto Arsizio. Entrambe le sedi indagano sulla possibilità che alcuni degli attentati da lui subiti tra il 2009-2010 siano stati, in qualche modo, organizzati dallo stesso commerciante forse con lo scopo di attirare l’attenzione su di sè, in particolar modo per quanto riguarda la sua sicurezza. Le ipotesi di reato sarebbero induzione a commettere un reato e incendio doloso di un chiosco e di un’auto. In seguito a questi atti, poi, sarebbe finito sotto ricatto della famiglia dell’incendiario di cui si sarebbe servito che nel frattempo era stato arrestato.  Frediano Manzi si difende annunciando che non si negherà al pubblico ministero milanese e difende il buon nome della sua associazione che, certamente, ha avuto in passato molti meriti soprattutto nel settore del racket delle case popolari di Milano e in quello delle pompe funebri, oppure nel denunciare l’ex-prefetto e capo del Fondo per le vittime del racket Carlo Ferrigno, il quale è indagato per aver ottenuto prestazioni sessuali in cambio di danaro per le vittime dell’usura. Manzi proprio in questi giorni ha depositato alla Procura di Milano anche un video inedito nel quale denuncia altri personaggi dell’Antiracket nazionale i quali si sarebbero fatti pagare dalle vittime dell’usura per poi concedergli i fondi. 

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Pubblicato il 22 Novembre 2011
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