Sanofi: “Lavoratori risorsa inestimabile”
L’azienda farmaceutica risponde alle preoccupazioni dei lavoratori che venerdì mattina hanno manifestato contro 130 possibili trasferimenti: “Saranno studiati caso per caso. Origgio sarà specializzato in Enterogermina”
«È un percorso che durerà tre anni e lo vogliamo fare insieme ai lavoratori, per crescere ancora. Sono loro la risorsa inestimabile dell’azienda». Parole di Roberto Di Domenico, portavoce dello stabilimento di Origgio della Sanofi-Aventis, dove venerdì mattina i lavoratori hanno effettuato otto ore di sciopero in seguito alla presentazione del nuovo piano industriale della multinazionale. Piano che prevede il possibile trasferimento di 130 lavoratori, in seguito alla delocalizzazione della produzione di Maalox nello stabilimento di Scopitto, in Abruzzo.
«Il piano però prevede anche 9 milioni di euro di investimento a Origgio, vogliamo che questo stabilimento cresca – precisa Di Domenico -. I lavoratori hanno espresso civilmente la loro preoccupazione, ma il percorso dei prossimi tre anni lo vogliamo fare insieme a loro. Quello di Origgio sarà un sito specializzato in produzione di Enterogermina, medicinale di cui si aumenterà la sua produzione e, di conseguenza, anche posti di lavoro. È vero, abbiamo intenzione di trasferire la produzione di Maalox, ma su questo nei prossimi tre anni saranno avviati lavori e approfondimenti con le organizzazioni sindacali».
Il portavoce della Sanofi cerca anche di rassicurare i lavoratori: «In questi tre anni di lavoro comune saranno esaminate una a una tutte le situazioni di quel capitale inestimabile che sono i lavoratori. Se è vero che le persone seguono il lavoro dove c’è, magari non tutti lo possono fare. Ci sono persone che saranno vicine al pensionamento, altre che sono nel pieno dell’attività lavorativa e che si vedrà come occuparle a Origgio. Ma ci sono persone più giovani, o con altre situazioni, che possono essere interessate a un eventuale trasferimento, magari considerando anche un incentivo da parte dell’azienda».
La preoccupazione dei lavoratori è però per coloro che magari non vogliono trasferirsi, anche senza incentivo: «I trasferimenti sono proposte che si costruiscono insieme – conclude il portavoce -, chi non trova nessuna risposta soddisfacente si può verificare se ci sono condizioni per arrivare al termine della vita lavorativa. Non è una minaccia, mi raccomando, ma è un lavoro da fare insieme, per trovare delle risposte o delle condizioni che soddisfino tutti. Una cosa è certa: si deve fare più Maalox e più Enterogermina, è un bene per tutti».
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