“Una società di mutuo soccorso per l’assistenza ai non autosufficienti”
Walter Galbusera, segretario Generale Uil Milano e Lombardia, lancia una proposta concreta per risolvere un problema che colpisce migliaia di cittadini
Si è tenuto questa mattina, martedì 22 novembre, alle Ville Ponti il convegno organizzato dalla Uil dal titolo “La non autosufficienza e le malattie croniche in Lombardia”. Un incontro per trattare un tema, quello dell’assistenza sociosanitaria, che in Lombardia coinvolge più del 10% della popolazione residente. Al convegno si sono confrontati sindacalisti ( Antonio Albrizio, segretario generale della Uil provinciale, Antonio Iodice segretario regionale della Uil, Alberto Oranges, segretario nazionale Uilp, Walter Galbusera segretario generale Uil Milano e Lombardia), docenti universitari (Antonio Sebastiano, direttore osservatorio RSA dell’Università LIUC, Carlo Mozzanica, docente dell’Università Cattolica), politici (Attilio Fontana sindaco di Varese).
«É un appuntamento importante – spiega Antonio Albrizio -, che tratta un tema che riguarda potenzialmente tutti e che necessita delle soluzioni. Questa giornata servirà per fare delle valutazione sulla situazione odierna in Lombardia, quindi sui fondi destinati alla cura della non autosufficienza e su come poterli destinare al meglio. Sarà un momento per capire come interagire tra l’azione del servizio pubblico e l’associazionismo sul territorio e le famiglie. Inoltre, da questo convegno dovranno usciranno delle proposte». Ed è Walter Galbusera a lanciare una prima proposta di aiuto alle persone e alle famiglie (decine di migliaia in Lombardia) che si trovano a dover affrontare una situazione di assistenza per soggetti non autosufficienti.
«Il tema della non autosufficienza è il problema più grave della economie dell’occidente industriale, soprattutto se si considerata la costante crescita dell’età media. – spiega il segretario generale UIL Milano e Lombardia – È un problema sociale ma anche economico, sono molte le persone che si trovano costrette a rinunciare ad un posto di lavoro per assistere un familiare non autosufficiente. Noi chiediamo maggiori risorse economiche ma non solo. La nostra proposta è quella di dar vita ad una grande società di mutuo soccorso nell’intera regione Lombardia, costruita attraverso la contrattazione collettiva aziendale che vede come soci tutti i lavori delle imprese che aderiscono a questo contratto. Con un modesto contributo si vanno a costituire le basi finanziare per poter assistere le persone che si sono assicurate. È una proposta concreta e non impossibile ma richiede che tutte le organizzazioni sindacali, di tutte le categorie, in sede di contrattazione collettiva si impegnino a rivendicare questo obiettivo».
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