Anno nero per il turismo: “Meno tasse per gli alberghi in crisi”

Berna potrebbe rinunciare a 160 milioni per aiutare hotel e ristoranti. Alla fine del 2011 il Ticino ha perso il 14 per cento della clientela straniera. E molte attività hanno già ridotto il personale

reception alberghiNon è certo un buon periodo per il turismo in Svizzera. Tanto che Berna potrebbe rinunciare a incassare 160 milioni di franchi pur di aiutare il settore alberghiero messo in ginocchio dalla crisi. A questa cifra ammonta infatti la quota di Iva che alberghi e ristoranti dovrebbero pagare alle casse della Confederazione. Queste attività sono tra le più colpite dalla congiuntura economica ma soprattutto dagli effetti del franco forte sull’euro. Il cambio sfavorevole ha fatto crollare il numero di turisti provenienti dall’estero e reso conveniente per gli svizzeri fare le vacanze oltre confine. Ancora più penalizzati sono gli esercizi del Canton Ticino che al termine del 2011 ha visto una diminuzione del 14 per cento della clientela straniera e del 4 di quella nazionale. Nel settore alberghiero è impiegata una quota importante dei frontalieri italiani. E la crisi potrebbe avere effetti gravi sull’occupazione di questi lavoratori: diverse strutture hanno già ridotto il proprio personale e in dicembre la disoccupazione ticinese nelle professioni alberghiere è aumentata del 4,2 per cento.

Per resistere il settore ha bisogno dunque di tornare competitivo e per farlo la commissione dell’economia e dei triburi del Consiglio nazionale (la Camera dei deputati del Parlamento svizzero) propone che questo settore venga esonerato dall’IVA almeno per un anno. Una richiesta simile era stata formulata alcuni mesi fa anche dagli sessi operatori attraverso l’organizzazione Hotelleriesuisse, l’associazione di categoria che rappresenta gli albergatori svizzeri.

crisi turismo invernaleIn commissione la proposta è stata approvata seppur di un solo voto: 13 favorevoli contro 12 contrari. Anche l’entrata nel merito è stata accettata solo grazie al voto preponderante del presidente Christophe Darbellay (PPD/VS). La fase successiva prevede che la misura venga presentata alle Camere federali, ma dovrà prima essere esaminata dalla commissione degli Stati. Se la proposta dovesse essere accolta, il mancato introito per la Confederazione è stimato in 150-160 milioni di franchi. 

I dati per il 2012 – Le previsioni per la stagione invernale 2011/2012
della Segreteria di stato dell’economia prevedono un crollo della domanda estera (- 4,2%) e soprattutto diminuzioni rilevanti della domanda dei mercati tradizionali d’Europa occidentale e degli Stati Uniti. Per il settore alberghiero svizzero il 2012 potrebbe riservare complessivamente una diminuzione dei pernottamenti dell’ 1,9 per cento. Presumibilmente per il turismo il peggio sarà passato nel 2013 e il settore registrerà nuovamente un tasso di crescita positivo e duraturo (+ 2,1%).

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Pubblicato il 13 Gennaio 2012
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