Didonè: “Sconfitta meritata”

A commentare la sconfitta interna della Pro Patria contro il Renate ci pensa l’allenatore in seconda, Oreste Didonè, dato che Giovanni Cusatis sconta ancora la squalifica: «Dopo la bruttina prestazione di settimana scorsa, oggi abbiamo fatto una brutta gara perdendo meritatamente. Ora dobbiamo ricaricare le pile e ritornare umili come quando lottavamo per l’ultimo posto. Durante le settimana i ragazzi si sono allenati bene e con entusiasmo, però oggi abbiamo rimboccato la strada vecchia e brutta dell’inizio. Se dovessimo analizzare la prestazione dei ragazzi individuali in pochi arriverebbero alla sufficienza. Dobbiamo riprendere il filo conduttore del gioco e delle prestazioni positive. Non ho visto un calo fisico della squadra, ci sta che la squadra non sia al cento per cento, ma non abbiamo perso per questo motivo».

Il tecnico del Renate, Oscar Magoni, commenta con gioia la vittoria della sua squadra: «Per me quello di Busto Arsizio è un campo fortunato, ero riuscito a vincere anche con il Lecco. Devo dire che è una vittoria meritata, abbiamo concesso poco o nulla alla Pro Patria e ci siamo rifatti della sconfitta indecorosa di settimana prossima. Abbiamo giocato bene con tutti i reparti, attuando una gara di alto livello, imbrigliando una squadra che è molto forte per la categoria e può contare su ottime individualità. Volevo dedicare questa vittoria ai nostri tifosi e rinnovare l’entusiasmo dopo il ko della settimana scorsa. Sull’episodio del rigore io non posso giudicare bene perché ero coperto, ma se l’arbitro lo avesse concesso non sarebbe stato uno scandalo».

Dario Polverini è visibilmente amareggiato dal 2-0 subito: «Sono arrabbiatissimo perché sono due gare che non riusciamo a giocare come siamo capaci. Anche a Santarcangelo non abbiamo fatto bene, in Romagna ci è andata di lusso, oggi no e paghiamo. Dopo tredici risultati utili di fila ci sta perdere, ma come oggi non esiste: abbiamo proprio giocato male. Ora tutti dobbiamo mettere il piede sull’acceleratore e ricominciare fare quello che sappiamo».

Matteo Serafini, capitano dei tigrotti, vuole vedere obiettivamente questo passo falso, guardando avanti e non facendo drammi: «Senza dubbio è stata una partita strana, ma loro hanno dimostrato di essere più in forma. Una battuta d’arresto ci riporta un po’ con i piedi per terra ma ci sta e ce la prendiamo con la massima serenità. Il rigore per me c’era, anche parlando con Bonfanti mi ha detto che il contrasto è stato netto. Non giudico l’arbitro perché non ha pregiudicato la nostra gara, magari il guardalinee poteva vedere meglio. Ad ogni modo siamo tranquilli, sapendo che già da domenica contro il Lecco avremo l’occasione di rifarci».