Armi e materiale bellico: boom di esportazioni del 2011
L'export elvetico ha interessato 68 paesi per un totale di 872,7 milioni di franchi, un importo in crescita del 36% rispetto all'anno precedente
Un settore che non conosce crisi, quello delle armi. La Svizzera ha presentato oggi il report del 2011, anno che ha visto crescere l’export di materiale bellico elvetico (immagine di repertorio). Le esportazioni hanno riguardato 68 paesi per un totale di 872,7 milioni di franchi (nel 2010 erano 640,5 milioni), un importo che corrisponde a un aumento del 36% rispetto all’anno precedente e allo 0,42% delle esportazioni complessive di merci dell’economia svizzera nel 2011 (2010: 0,32%).
Le transazioni più consistenti sono state, oltre alla fornitura di aeromobili militari da addestramento non armati negli Emirati Arabi Uniti (258,1 mio. CHF), la fornitura di automezzi corazzati tra cui anche in Germania (85,9 mio. CHF) e in Belgio (29,3 mio. CHF), così come la fornitura parziale di sistemi di difesa contraerea (75,2 mio. CHF).
Suddivise per continenti, le esportazioni verso l’Europa si sono attestate al 56,8% (2010: 61,5%) del volume totale, quelle verso l’America all’5,3% (2010: 8,1%), verso l’Asia al 36,5% (2010: 29,2%), verso l’Africa allo 0,7% (2010: 0,4%) e verso l’Australia allo 0,7% (2010: 0,8%).
I cinque maggiori acquirenti sono stati gli Emirati Arabi Uniti, con ordinazioni per un valore di 265,8 milioni di franchi, seguiti dalla Germania con 239,6 milioni, dall’Italia con 57,2 milioni, dal Belgio con 32,5 milioni e dalla Spagna con circa 32,4 milioni.
Alla luce degli ultimi sviluppi negli stati della Primavera Araba, occorre tenere presente che in passato la Svizzera aveva limitato le forniture di materiale bellico destinato in Nord Africa e negli Stati del Vicino e del Medio Oriente. Le esportazioni di materiale bellico autorizzate riguardavano principalmente i sistemi di difesa antiaerea, che non si prestano a essere utilizzati contro la popolazione civile. Inoltre già nella primavera del 2009, il Consiglio federale aveva deciso di modificare la propria prassi nei confronti di Egitto, Pakistan e Arabia Saudita. In base a tale cambiamento di prassi, non vengono più concesse nuove autorizzazioni per l’esportazione di materiale bellico in questi tre Paesi. L’esportazione di munizioni e pezzi di ricambio, già approvata in precedenza, resta invece consentita.
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