Bossi: “In 8 mesi hanno distrutto la Città”
Duro giudizio del capogruppo del PdL sull'operato della giunta di centrosinistra. "Noi avremmo fatto scelte differenti"
Pubblichiamo una lunga analisi in cui Massimo Bossi fa il punto sull’operato della giunta di centrosinistra, bocciata su tutta la linea dal capogruppo del PdL. Che critica le scelte sulla cultura, sulla revisione del Piano di Governo del Territorio, su Amsc («nessuno scandalo»), sui «profughi a Villa Calderara belli contenti, serviti e riveriti», sulle previsioni di bilancio. «Impreparati e saccenti, anche se sempre più divisi, continuano imperterriti a distruggere»
E’ giunta l’ora di fare un preconsuntivo sul governo di Centrosinistra che governa la città di Gallarate. Sono stato in silenzio fino ad oggi perché ritenevo fosse corretto lasciare alla nuova giunta il tempo per capire, approfondire, verificare lo stato dell’arte. Adesso basta, stanno distruggendo la nostra città, dopo averla rovesciata come un calzino per cercare nefandezze di ogni genere e tipo, non hanno saputo far altro che criticare, accusare e azzerare. E adesso? Oggi, dopo aver attribuito all’amministrazione uscente la responsabilità per aver sforato il patto di stabilità (mossa prevedibile e strada estremamente facile da percorrere) si comincia a sentir parlare di tasse, di aumento della Tarsu, di incremento delle rette scolastiche, dell’esplosione di IMU su prima casa e non oso immaginare sugli altri catastali. Che tristezza, che impreparazione, che politica scellerata!
Ma vorrei soffermarmi punto per punto per cercare di far capire ai Gallaratesi le conseguenza della loro scelta. Una scelta di cambiamento, una scelta che avrebbe dovuto portare ad una “Gallarate liberata” e che invece, oggi, li vede raggirati da una coalizione costituita da persone che tutto sanno fare tranne che amministrare. Facile criticare in minoranza, facile preparare mozioni e interpellanze, facile millantare la trasparenza, facile promettere ai cittadini un cambiamento….. difficile andare in ufficio tutte le mattine per cercare una soluzione che salvaguardi la qualità della vita dei gallaratesi.
In tanti anni di governo della città non abbiamo mai sforato il patto di stabilità, questo è un dato di fatto, un punto fermo. E, Gallaratesi, vi garantisco che se la città fosse stata governata ancora dal centrodestra non sarebbe successo nemmeno nel 2011. Amministrare significa fare delle scelte, noi le abbiamo sempre fatte nell’unico interesse della comunità. E se qualcuno sorride leggendo queste righe vada a vedersi la sua busta paga degli ultimi 10 anni almeno e vedrà che l’addizionale comunale IRPEF non è mai mutata, la pressione fiscale è sempre stata contenuta e, soprattutto, la città si è trasformata in un alveo di cultura e di vita. E’ sufficiente parlare con chiunque si incontri in piazza per capire che l’aria è cambiata, e attenzione, troppo facile dare la colpa a Monti o alla recessione…. la crisi internazionale sarà mica cominciata il 1 giugno 2011? No, assolutamente. La normativa nazionale aveva già imposto tagli importanti ai trasferimenti statali, il patto di stabilità è stato inserito dal 2008, ma noi, grazie anche ai dirigenti non abbiamo mai voluto pesare sui contribuenti e non abbiamo mai abbassato la guardia nei confronti delle priorità della Città. Come? Credendoci, lavorando assiduamente, bussando alle porte degli enti sovracomunali, cercando l’aiuto e il supporto di privati che credevano in noi e nei nostri progetti… Dove sono finite quelle persone? Ma soprattutto quali sono i progetti messi in campo da questa giunta di sinistra? Quali idee, quali programmi a parte quelli di distruggere?
Hanno chiuso la nostra Fondazione Culturale, hanno cancellato le mostre al MAGA… qualcuno si ricorderà l’aria e l’umanità che si respirava in città durante la mostra di Modigliani? Qualcuno dirà “altri tempi”, io dico che quell’atmosfera che metteva Gallarate alla pari di Milano poteva ancora esserci, magari diradata, magari utilizzando strategie di realizzazione differenti ma il nostro governo non ci avrebbe mai rinunciato.
E adesso parliamo di AMSC e delle partecipate. Nessun segreto, nessuno scandalo. Sicuramente un bilancio, quello di AMSC in sofferenza, come del resto quello di tutte le partecipate che erogano servizi di tale natura. Cosa ha saputo fare l’Amministrazione Guenzani? Dare consulenze su consulenze su consulenze… ma i dirigenti del Comune, che noi abbiamo sempre valorizzato, dove sono? Forse non sono ritenuti in grado di effettuare una due diligence? A nostro parere non serviva la Bocconi. A noi bastavano i nostri dirigenti! Anzi tutti i nostri dipendenti, che hanno sempre collaborato, condiviso e sofferto con noi, per cercare soluzioni, per istruire pratiche, per far procedere la macchina comunale con efficienza. E li abbiamo sempre “premiati” per questo: non avremmo mai permesso che gli venissero tolti, come leggo oggi sui giornali, ciò che gli spettava in termini di premialità legata ai risultati.
E spendo due parole anche sulla 3SG che dopo anni riesce a presentare un bilancio in pareggio. E’ un’azienda solida con incredibili possibilità di sviluppo. Noi non gli avremmo certo elargito finanziamenti in momenti di difficoltà come questi. Avremmo però impedito che diatribe politiche turbassero la quiete di chi quotidianamente svolge un incessante lavoro che sta portando ottimi risultati alla città.
Termino con il PGT, il Piano del Governo del Territorio che ci avrebbe lanciato verso EXPO 2015: nero su bianco abbiamo scritto le strategie di sviluppo urbanistico per essere competitivi sotto tutti i punti di vista. E questa amministrazione cosa fa? Distrugge,propone cose già previste, rivede, cambia senza nemmeno porsi il problema che ricominciare da capo costa, che forse vale la pena valutare, che quelli che li hanno preceduti sono essere umani come loro e non mostri.
No, impreparati e saccenti, anche se sempre più divisi, continuano imperterriti a distruggere dando retta agli extracomunitari, ai profughi che risiedono a Villa Calderara belli contenti, serviti e riveriti, alle loro gerarchie ecclesiali che invece di promuovere la dottrina cristiana(vedi la parabola della pecora smarrita) diventano soggetti politici che dettano la linea alla attuale amministrazione. Che tristezza, povera Gallarate.
Che dire, mancano ancora quattro anni alle prossime elezioni. La gente è già stufa del finto cambiamento e quando vedrà (tra poche settimane) la stangata fiscale dell’Amministrazione, forse, si convincerà di aver sbagliato. Ma era giusto così: bisognava provare. Solo cambiando si può rimpiangere.
Concludo con una rassicurazione: il Pdl a Gallarate c’è ancora e non ha bisogno di grandi idee, ha dalla sua i fatti…. Noi non avevamo previsto un cambiamento per la nostra città, a noi piaceva così come l’abbiamo lasciata nel 2011, bella, pulita (non come le strade innevate e gelate di queste ultime settimane) e forte della sua cultura, delle sue scuole e della sua arte, ammirata ed invidiata da tutta la Provincia.
Meditate Gallaratesi, meditate.
Massimo Bossi
Capogruppo Pdl Gallarate
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