Busto Arsizio si prepara a celebrare don Isidoro Meschi

Numerose le iniziative in programma nel ventunesimo anniversario della morte, sia in città che altrove: attraverso la recente biografia a lui dedicata, la figura del sacerdote bustocco sta conquistando l’ammirazione di molti in tutta Italia

Ventuno anni dopo la sua morte, il suo ricordo in città è più vivo che mai. E sta contagiando positivamente altre realtà, anche lontane. 
 
Parliamo di don Isidoro Meschi, ucciso la notte del 14 febbraio del 1991 da un ragazzo psicolabile di cui da anni si prendeva cura. Molte sono le iniziative che lo ricorderanno nella settimana dell’anniversario della morte. «Innanzitutto, dopo la straordinaria partecipazione dei bustocchi alla Messa di suffragio dell’anno scorso, anche quest’anno si è voluto riproporre la tradizionale celebrazione nella basilica di San Giovanni, anziché nella chiesa di San Giuseppe, ultimo domicilio pastorale di don Lolo ma certamente inadeguata a contenere tante persone – esordisce Augusta Daverio, la presidente degli “Amici di don Isidoro”, l’associazione che dal 2006 si impegna a mantenere viva la memoria di don Meschi -. Mi sembra significativo che quest’anno a celebrare la messa di suffragio sia monsignor Luigi Stucchi, vicario episcopale di Varese e collaboratore del settimanale diocesano "Luce" ai tempi della direzione di don Isidoro. A lui si affiancheranno certamente molti altri sacerdoti affezionati al ricordo di don Lolo». Per chi volesse partecipare l’appuntamento è nella basilica di San Giovanni alle 21 di martedì 14 febbraio. 
 
Giovedì 16 febbraio le manifestazioni in onore di don Lolo proseguono con una doppia proposta: al Teatro Sociale, alle 21, si terrà il tradizionale “Concerto di San Valentino”, esibizione musicale e artistica dei ragazzi del liceo classico “Crespi”, dove don Isidoro insegnò a lungo religione. L’ingresso è libero. 
 
Alla Comunità giovanile di via Carpi 5, invece, la stessa sera si terrà una presentazione della recente biografia di Cristina Tessaro: “Don Isidoro Meschi. Un «prete felice»”. La serata inizia alle 20 con una cena al costo di 10 euro il cui ricavato sarà devoluto alla comunità “Marco Riva” fondata dal sacerdote per il recupero dei tossicodipendenti. A seguire la testimonianza dell’autrice della biografia e quella di Ezio Molinari, che conobbe don Lolo da vicino. 
 
«Proprio il libro scritto da Tessaro e presentato alla fine dello scorso ottobre sta donando al ricordo di don Isidoro nuovo slancio – commenta Daverio -. Molte persone che l’avevano conosciuto ci contattano per dirci di essere rimasti profondamente coinvolti da questa lettura, che le ha aiutate a riscoprire il protagonista. Si consideri che, da una nostra indagine approssimativa, abbiamo calcolato che solo a Busto siano state diffuse 800 copie del libro». Ma le vere sorprese arrivano da lontano: «Attraverso il sito www.donisidoro.org, ci arrivano spesso segnalazioni di fedeli e sacerdoti da ogni parte d’Italia che, avendone letta la biografia, raccontano di aver scoperto una figura esemplare e ci chiedono altro materiale bibliografico per approfondirne la conoscenza. Il che era proprio l’obiettivo che ci proponevamo: far uscire don Isidoro dai confini di Busto per indicarlo a tutti come prezioso riferimento di vita e spiritualità». 
 
Tant’è che, intorno alla settimana dell’anniversario, sono state chieste e organizzate altre presentazioni del libro fuori città. Particolare rilevanza avrà la serata del 15 febbraio a Merate, città natale di don Isidoro. L’incontro si terrà alle 20.45 nella sala di Villa Confalonieri di via Garibaldi 17 ed è promosso dall’associazione culturale "La Semina" con il patrocinio dell’amministrazione comunale. La serata sarà preceduta da una conferenza stampa alle 18 nella sala consiliare del Comune.
 
«Insomma, più passa il tempo, più sembra che la nostalgia di don Lolo cresca, non solo in chi l’ha conosciuto», chiosa la presidente Daverio. 
 
Intanto il prossimo mese una nuova iniziativa editoriale avrà per protagonista don Isidoro: si tratta di una raccolta delle lezioni bibliche che egli teneva alle insegnanti dell’Uciim (l’associazione dei docenti cattolici) nei suoi famosi “mercoledì”. Il libro, edito da Nomos, sarà presentato alla libreria Boragno la sera del 9 marzo alle 21. Un’altra occasione per riascoltare la voce profonda e profetica di un uomo e di un sacerdote che ha lasciato il segno.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Febbraio 2012
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