“Giorno del ricordo”, un dramma da ricordare
Il 10 febbraio, in Italia, si celebra ufficialmente la giornata in memoria delle vittime delle stragi delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, la tragedia avvenuta durante la seconda guerra mondiale
Il 10 febbraio, in Italia, si celebra ufficialmente il “Giorno del ricordo” in memoria delle vittime delle stragi delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, la tragedia avvenuta durante la seconda guerra mondiale quando si verificarono gli eccidi, perpetrati per motivi etnici e politici, ai danni della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia.
Fu la strage di una guerra che per le popolazioni coinvolte non è finita il 25 aprile, come in Italia. È purtroppo continuata nel modo peggiore, con gli infoibamenti e l’esodo di 300mila persone, una diaspora che si verificò dall’Istria, dal Quarnaro e dalla Dalmazia da parte della maggioranza dei cittadini di lingua italiana e di coloro che diffidavano del nuovo governo jugoslavo, in seguito all’occupazione da parte dell’Armata Popolare di Liberazione della Jugoslavia di Tito.
Con la legge italiana n. 92 del 30 marzo 2004, l’Italia ha ufficialmente previsto un riconoscimento ai congiunti degli infoibati. La legge, infatti, riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende”.
Il Giorno del ricordo adesso viene celebrato dalle massime autorità politiche italiane con una cerimonia solenne nel palazzo del Quirinale al cospetto del Presidente della Repubblica. In contemporanea in molte città, anche in provincia di Varese, si tengono celebrazioni di commemorazione presso i monumenti e le piazze dedicate ai tragici avvenimenti.
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