Sanremo, protagoniste mutandine e canzoni
Arriva Ivanka, va via Solveig, si affermano "I soliti Idioti" continua diritto per la sua strada il festival, malgrado la maretta. E nella sera di giovedì, ospiti internazionali
Ha retto anche al partitone tra Milan e Arsenal la seconda serata di Sanremo 2012.
Gli ascolti Tv hanno infatti premiato, aldilà o forse grazie alla confusione generata dalla prima puntata nel segno di Celentano, il festival di Morandi: che ha tenuto incollati, in prima serata, oltre 11 milioni di spettatori (pari al 37.29%). Milan-Arsenal si ferma a poco meno di 4 milioni di spettatori (pari al 12.26%), mentre “Chi l’ha visto” fa da outsider nella serata dominata dal teatro Ariston con un buon 9.18% di ascolti.
Del resto, dopo la “buferanelbicchierdacqua” Celentano, la seconda serata del festival è stata finalmente un po’ più quieta, con Papaleo che tratteneva tutte le parolacce e un finalmente più aperto spazio a una sana, noiosissima gara tra canzoni sanremesi, cioè quello che in almeno minima dose tutti si aspettano dal Festival di Sanremo da quando è nato.
Per la cronaca, la giuria demoscopica ha bocciato le due improbabili coppie Loredana Bertè e Gigi D’Alessio, e Pierdavide Carone con Lucio Dalla, oltre ai Marlene Kuntz e a Irene Fornaciari, ora formalmente esclusi dal festival. In realtà, sono tutti solo sospesi: venerdì due di loro saranno ripescati, e siccome a farli rientrare ci penserà il televoto, non è difficile immaginare che le probabilità maggiori di recupero sono proprio a favore delel due coppie.
I siparietti comici sono stati affidati, nella seconda serata del festival, a una coppia adorata dai giovani: quella dei “Soliti Idioti” che imperversano su MTV e You Tube. Una comicità, diciamo così, “moderna” non sempre nel senso migliore del termine, che ieri ha avuto però un grande vantaggio: quella di essere non concentrata in un unico indigeribile spezzona ma "spalmata" su una molteplicità di piccoli sketch. Almeno non ha disturbato chi non apprezzava il genere, anche se anche per i meno giovani c’era qualcosa di godibile: la parodia di un antico Sanremo degli anni 80, quello in cui Pippo Baudo salvava il disoccupato che voleva buttarsi giù dalla galleria dell’Ariston.
Novità anche sul fronte belle ragazze: la modella ceca Ivana Mrazova (Ribattezzata da Gianni Morandi Ivanka, e dal popolo della rete Ajeje Brazorv) si è finalmente palesata sul palco: una bella ragazza di diciannove anni, grande come un granatiere, spaesata al di là del collare che avrebbe dovuto proteggere il suo collo ma non è stato usato, nemmeno per l’accennato balletto, che si sarebbe potuto, però, tranquillamente evitare.
Visto che però avevano salvato il salvabile nella prima puntata, ieri non sono mancate anche le sue “sostitute miracolate” Belen ed Elisabetta: particolarmente in forma, specialmente l’argentina. Memorabili le sue frasi “Noi siamo ragazze sincere: quindi, tenetevi Ivanka” e quel “Ve ne pentireteeeee” rivolta ai conduttori, mentre la trascinavano via – per finta eh, è tutto per finta, lì… – dopo aver loro comunicato che non avevano più bisogno delle due.
E anche noi, cominciamo a temere seriamente che ce ne pentiremo: e se dovessero cambiare idea, o dovesse rivelarsi uno scherzo, noi saremmo felici di riaccoglierle di nuovo. Un po’ perchè regalano continuamente siparietti gustosi (come quello sul “mistero della mutandina”) e un po’ perché ormai ci hanno preso la mano. Certo, non avremmo mai pensato di doverlo dire, ma tant’è.
Da segnalare, oltre a tutti gli acciacchi tecnici – che non sono mancati nemmeno ieri sera – anche una “questione ospiti”. Il già penalizzatissimo ospite internazionale Martin Solveig, dj francese già relegato suo malgrado nella fascia notturna, non ha gradito lo “sfottò” del “conduttore tecnico” Papaleo, che ne ha fatto una sua versione all’amatriciana: e così si è defilato zitto zitto prima della fine della sua esibizione. Purtroppo per lui, del suo gesto di protesta non se n’è accorto quasi nessuno.
Questa sera è il tempo dei duetti internazionali, con ospiti tra i più improbabili: da Goran Bregovic ad Al Jarreau, da Macy Gray a José Feliciano, per chi ama spettegolare di musica ci sarà da vederne delle belle. L’appuntamento è alle 20.40, come sempre: amenochè il Cda rai non azzeri tutto, dopo le polemiche dei giorni scorsi. Ma francamente, è una ipotesi da profezia maya.
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