Varese, contratto allungato a Maran e Milanese

Sorrisi e strette di mano, clima sereno e tanta voglia di continuare a fare bene insieme. È così che nella piccola sala stampa del “Franco Ossola” si è celebrato il prolungamento del contratto che lega al Varese sia l’allenatore Rolando Maran, sia il direttore sportivo Mauro Milanese. A celebrare il consolidamento di un’unione che dura in entrambi i casi da pochi mesi ma che sta dando ottimi frutti è stato l’amministratore delegato Enzo Montemurro, felice per il «sì» arrivato nel giro di poco tempo e con largo anticipo rispetto alla fine della stagione calcistica.
Sia Maran (e il suo vice, Christian Maraner) sia Milanese rimarranno in biancorosso almeno fino al termine del campionato 2012/2013 anche se, pur senza dirlo, l’augurio è che alla scadenza il Varese si trovi in… un’altra categoria. Le firme sui contratti – ovviamente corredati dalla “clausola etica” presentata lunedì dal presidente Rosati – mettono così fine alle prime voci preoccupate sulla sorte dell’allenatore. I soliti “ben informati”, che poi evidentemente così informati non sono, erano infatti già pronti a giurare che Maran ormai fosse in affari con qualche altra squadra e invece la risposta è arrivata con tre mesi di anticipo sul termine della stagione regolare di Serie B.
«La conferma del mister e del direttore sportivo conferma la volontà da parte nostra di proseguire con la programmazione per il futuro. Con queste firme abbiamo gettato le basi per l’anno prossimo, consolidando la “alchimia positiva” che si è venuta a creare in questi mesi» spiega un soddisfatto Enzo Montemurro che sul tecnico puntualizza: «Non c’è alcun rammarico per aver scoperto tardi Maran (arrivato a stagione iniziata al posto di Carbone ndr). La storia non si può cambiare e comunque oggi possiamo dire che il suo arrivo ha dato una bella scossa».
La soddisfazione dell’amministratore delegato è fatta propria anche dai diretti interessati, a partire da Maran. «Non ho fatto richieste particolari prima di firmare – promette Maran – perché la sola cosa di cui ho bisogno per lavorare è la presenza di un progetto serio e che abbia una certa continuità. Ma su quello non avevo dubbi, visto che da quando sono arrivato ho capito che su questo non ci sono problemi». «La cosa più facile per noi – ha aggiunto Milanese – era quella di chiedere un contratto più lungo, un triennale, ma soldi e tempo non sono le uniche cose che contano. Da parte mia era più importante proseguire nel modo migliore un lavoro iniziato quest’estate e che sta procedendo bene, quindi non ho avuto alcun problema a firmare per un solo anno».
Di cifre non se ne parla, anche se è facile credere che l’adeguamento monetario sia all’insù rispetto a quanto firmato nei mesi scorsi. Sia Maran sia Milanese inoltre hanno negato che altre società li abbiano contattati nelle settimane che hanno preceduto la firma. «E quando abbiamo deciso di siglare l’accordo – dicono in coro – ci abbiamo messo cinque minuti per definire il tutto». Non a caso, Maran pare più leggero: «Cosa cambia ora? Solo una cosa: che da oggi in avanti non dovrò più parlare di questa faccenda. Ci restano 14 partite da preparare e da giocare a partire da quella con il Vicenza. Iniziamo subito».