Tutto pronto per il “Trofeo Binda”: ora largo alle atlete
Domenica 25 a Cittiglio si corre l'unica prova italiana di Coppa del Mondo femminile, presentata oggi a Villa Recalcati. I tifosi sperano in Noemi Cantele, nuova testimonial della Provincia
A cinque giorni dalla gara il "Trofeo Binda" di Cittiglio (si corre domenica 25) è sbarcato nel capoluogo per la consueta presentazione varesina di quella che è – programmi alla mano – la più importante corsa in linea italiana, unica manifestazione tricolore inserita nella Coppa del Mondo di ciclismo femminile. È il quarto anno consecutivo che le strade della Valcuvia ospitano una tappa del circuito iridato, premio agli organizzatori della Cycling Sport Promotion che hanno rivitalizzato un appuntamento che trae origine dagli anni Settanta, quando le atlete erano chiamate "ragazze-sprint", le maglie erano di lana e i caschetti, quando erano usati, erano semplici strisce di pelle imbottita. Ora, giustamente, il panorama è completamente diverso e a Cittiglio si daranno appuntamento squadre e ragazze provenienti da tutto il mondo: prenderanno il via in circa 170 da 28 nazioni con ben venti campionesse in carica tra quella iridata (l’italiana Bronzini), quella olimpica, quella europea e quelle dei singoli Paesi con il tricolore ben piantato sulle spalle della varesina Noemi Cantele (foto sotto). La campionessa di casa sta rifinendo la preparazione in centroamerica (ha vinto due corse nel Salvador nei giorni scorsi) e non è mai riuscita ad aggiudicarsi la gara varesotta da quando gareggia nella massima categoria. Il percorso non sembra favorevole a Cantele che però, pur assente giustificata quest’oggi, è stata più volte al centro della conferenza stampa. Prima come protagonista del video di presentazione del "Binda", poi per via dell’annuncio del presidente della Provincia, Dario Galli, che ha rivelato di averla ingaggiata come testimonial per l’ente di Villa Recalcati: «La riteniamo un esempio di sport ma anche di vita, una ragazza che si è laureata con il massimo dei voti, che non ha mai smesso di studiare e che ha saputo conciliare i suoi impegni con la vita da atleta di massimo livello».
Il "Trofeo Binda" è innanzitutto ciclismo – percorso di 131 chilometri, partenza e arrivo da Cittiglio ma "chilometro zero" da Laveno, salita del Brinzio e poi per quattro volte quella di Orino a decidere la corsa – ma non solo. Lo staff del presidente di CSP, Mario Minervino, ha messo in piedi per l’ennesima volta un programma ricchissimo che ha portato il ciclismo e la sicurezza stradale a 1.500 studenti di scuole elementari e medie di tre distretti e ha rilanciato l’attenzione alle tematiche ecologiche grazie al progetto ReCycling. Nella due giorni del "Binda" (sabato la presentazione, domenica la gara) ci sarà massima attenzione alla raccolta differenziata con postazioni dove anche le atlete dovranno gettare i rifiuti mentre gli addetti spiegheranno l’importanza di una corretta azione in chiave ecologica.
Tutto questo porterà in provincia una grande numero di persone tra squadre, addetti ai lavori di vario livello, tifosi e via discorrendo. Alberghi pieni, bellezze del territorio che si fanno conoscere (anche in tv: la Rai riprenderà la corsa) e soprattutto grande sport: chi non conosce le atlete ma si vuole appassionare alla disciplina (ne parleremo diffusamente nei prossimi giorni) può usare anche il "Binda" come "allenamento". Sono le stesse che si daranno battaglia in estate e autunno, a Olimpiadi e Mondiali. E speriamo che sul pennone di Cittiglio al termine sventoli la bandiera verde-bianco-rossa, come non accade dall’ormai lontano 2000 (qui l’albo d’oro) quando si impose Fabiana Luperini.
Trofeo Binda – Il sito ufficiale
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