“Ci serve una politica più forte”
A più riprese torna la preoccupazione per un'Italia in cui la politica dà pessimo spettacolo, ma in cui avanzano anche l'antipolitica e la tentazione delle scelte "tecniche"
«Basta trote, basta anche grilli parlanti». Dal palco usa anche una battuta, il segretario della Cgil Lombardia Stefano Landini. Ma il tema è serio: la crisi della politica sembra preoccupare non poco il sindacato. La parola d’ordine – «una politica più forte, più attenta al lavoro» – ritorna a più riprese, negli interventi. Il segretario provinciale Franco Stasi invoca «un segnale di attenzione della politica sui temi del lavoro», specifica che parla «non di antipolitica, ma di politica che intervenga con efficacia sui problemi delle persone in carne ed ossa». C’è la coscienza che la politica oggi è schiacciata tra l’impresentabile scandalo degli sprechi e della gestione frivola dei fondi elettorali, la difficilissima auto-riforma dei partiti e la subdola tentazione degli elettori di fare a meno della politica, lasciando tutto solo agli «illustri cattedratici» del governo tecnico. E da ultimo ecco che preoccupa anche l’ondata di antipolitica di Beppe Grillo, che rischia di indebolire ancora di più il controllo sulle scelte "tecniche" fatte nel nome dei mercati. «Vogliamo una politica più forte, non cediamo all’antipolitica» dice ancora dal palco Landini. «Anche se intanto assistiamo sgomenti alle ruberie»
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