Sapori extraordinari, ricette dal mondo per “Mostra la lingua!”
Presentato il ricettario di cucina "etnica" nato nell'ambito del progetto interculturale del sistema bibliotecario Panizzi: è stato curato nei contenuti e nella veste grafica dai ragazzi dell'Ipc Falcone
“Sapori extraordinari” serviti a tavola per concludere il progetto “Mostra la lingua! Biblioteche e intercultura” promosso dal Sistema bibliotecario consortile Antonio Panizzi con Fondazione Acra (Cooperazione rurale in Africa e America Latina) e Associazione Nessuno Escluso Onlus con finanziamento della Fondazione Cariplo. Progetto che dal gennaio dell’anno scorso ha attivamente coinvolto undici delle diciassette biblioteche del Consorzio insieme a gruppi, associazioni, scuole, centri anziani, nonché diversi volontari e la bottega del commercio equo e solidale “L’Angolo del Mondo” di Cavaria con Premezzo, con una risposta di pubblico di oltre 4300 persone tra cui quasi 2400 bambini. Sabato mattina l’appuntamento conclusivo, alla presenza del presidente del Sistema Panizzi Maurizio Occhipinti affiancato da coloro che hanno collaborato al progetto, ad assessori e bibliotecari delle realtà coinvolte, dalle mamme che hanno letto in questi mesi fiabe in lingua ai ragazzi, anche i dirigenti scolastici Carmela Locatelli dell’istituto alberghiero, grafico e fotografico Falcone e Giorgio Ciccarelli dell’istituto turistico e linguistico Gadda Rosselli, che con docenti e studenti hanno preso parte attiva alla riuscita di “Mostra la lingua”.
Proprio “Sapori extraordinari” è il ricettario nato nell’ambito del progetto che, con la collaborazione dei ragazzi del Falcone e delle mamme degli studenti stranieri, sotto il coordinamento della docente Giulia Tamborini raccoglie ricette dall’Africa, dal Medio Oriente, dalle Americhe, dall’Europa, e oggi, previa spiegazione della realizzazione dei vari piatti attraverso video dalla cucina, ha servito a tutti coloro che hanno preso parte a “Mostra la lingua” alcune pietanze tipiche. Concentrandosi, per l’occasione, sull’Europa, e portando in tavola la millefoglie salata albanese byrek, ripiena di spinaci, cipolla e feta greca, gli altrettanto albanesi filetti di pollo panna e funghi con a fianco i bulgari peperoni ripieni al formaggio e uova e, per concludere, il dolce tipico albanese bakllava, pasta sfoglia ripiena di pistacchi, mandorle, noci insaporita da cannella e chiodi di garofano e accompagnata da una salsa con zucchero, miele, limone e vaniglia.
Per l’occasione, è stato presentato anche il libro “Il racconto del mio viaggio” che ha visto la collaborazione dei ragazzi dell’istituto Gadda Rosselli, oltre che di alcuni del Falcone. A cura della docente Franca Magnoli, racconta attraverso scritti soprattutto di ragazzi stranieri che hanno lasciato il proprio Paese per l’Italia, ma anche di italiani che hanno vissuto l’esperienza “inversa”, i sentimenti, le emozioni, i ricordi, la fatica dell’addio, la sorpresa di nuove scoperte, ma anche l’orgoglio per le proprie origini.
La parte grafica delle due pubblicazioni, così come quella dell’intero progetto, è stata coordinata dalla docente dell’indirizzo grafico del Falcone Luisa Re, le illustrazioni di “Il racconto del mio viaggio” sono di Henri Olama. «Il progetto – commenta il presidente del Panizzi Maurizio Occhipinti –ha favorito l’attenzione a una cultura del volontariato attorno alle biblioteche. Senza dimenticare che oggi la possibilità di avere un sito tradotto nelle principali lingue degli stranieri residenti sul territorio, la bibliografia multiculturale e la mostra va a vantaggio di tutte le biblioteche del Sistema, ponendosi anche come opportunità per un territorio più vasto».
E un progetto che lascia al Sistema bibliotecario, e dunque al territorio, una mostra, una bibliografia multiculturale e un nuovo sito multilingue e interculturale. Oltre a essere riuscito a coinvolgere rappresentanti di comunità straniere che hanno partecipato in prima persona alla progettualità, concretizzando così un’esperienza del tutto nuova a livello provinciale e molto interessante nel coinvolgimento delle biblioteche in stretta relazione con le comunità dei migranti.
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