Il marchio “made in Italy”, ecco come e quando si può usare
In programma un seminario della Camera di Commercio. L’appuntamento è per mercoledì 4 luglio alle ore 14.30 nelle sale del Centro Congressi “Ville Ponti”
Quando è legittima l’apposizione del marchio “made in Italy” su un capo d’abbigliamento? Un maglione il cui tessuto è ottenuto nel nostro paese a partire da filato egiziano di quale origine è? Quando considerare un macchinario di origine preferenziale comunitaria? E le sue parti di ricambio? Domande le cui risposte rischiano sempre di creare confusione e qualche disagio alle imprese interessate all’esportazione.
Domande che troveranno risposte precise durante un seminario promosso dalla Camera di Commercio in collaborazione con UnionCamere Lombardia. L’appuntamento è per mercoledì 4 luglio, con inizio alle ore 14.30 nelle sale del Centro Congressi “Ville Ponti”. Oltre che quella di affrontare casi pratici, sarà anche l’occasione d’illustrare alle aziende le regole per l’individuazione dell’origine non preferenziale da attribuire alle merci ottenute con materiali o prestazioni di soggetti esteri. E insieme d’approfondire il concetto di origine preferenziale delle merci, relativo a trattamenti tariffari favorevoli ottenuti da accordi con paesi stranieri, e la documentazione a supporto delle dichiarazioni rese alle autorità doganali. Particolare attenzione, durante l’incontro che avrà come relatori due esperti della rete per l’internazionalizzazione LombardiaPoint quali Andrea Toscano e Pier Paolo Ghetti, sarà poi riservata alla normativa italiana e comunitaria sul “made in”.
Tutti temi di grande interesse per un sistema economico varesino che conserva una forte attitudine all’export: nel 2011 il fatturato estero complessivo è ritornato ai massimi con una cifra superiore ai 9 miliardi e 300 milioni di euro. Una vitalità confermata dalle cifre sui certificati e dai documenti per l’interscambio delle merci con l’estero rilasciati dalla Camera di Commercio: si parla di 18.430 negli scorsi 12 mesi, di cui 1.712 direttamente online. Un dato quest’ultimo in crescita nell’ultimo biennio: nel 2009 infatti non erano più di 1006. Certificati cui il 24 settembre sarà dedicato un secondo seminario specifico con tutte le istruzioni per l’uso, ancora una volta promosso dalla Camera di Commercio
La partecipazione all’incontro del 4 luglio è gratuita: occorre però l’iscrizione entro lunedì 2 luglio seguendo la modalità telematica disponibile sul sito della Camera di Commercio www.va.camcom.it sotto la voce “convegni” e poi “internazionalizzazione”.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Angelomarchione su Gioia varesina in Olanda: la squadra di "Anima" trionfa alla Color Guard 2025
Fabio Rocchi su "Mio figlio di 7 anni allontanato dall'oratorio di Gorla Maggiore perché musulmano"
fracode su Anche questa domenica si scende in piazza a Varese per la Palestina
Fabio Rocchi su Dal Pentagono a Tianjin: quando la guerra torna a chiamarsi guerra
lenny54 su Il Pd di Gallarate attacca Cassani: "Paladino della macchina propagandistica programmata dal governo Netanyahu"
bianca1977 su Varese si prepara a dire addio alla piscina di via Copelli: al suo posto si valuta un impianto per la pallavolo
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.