La moschea? “Non esiste nessuna richiesta”

Il sindaco Guenzani taglia corto sul dibattito sull'edificio di via Varese di proprietà della comunità islamica. Il tema è stato portato in consiglio con una mozione della Lega: alla fine è stata votata solo dai consiglieri del Carroccio

In consiglio comunale si torna a parlare della "moschea" di via Varese e della comunità islamica.  Negli ultimi giorni è tornato in auge il destino del capannoncino acquistato dalla Comunità in via Varese, a Cajello. C’è chi teme che si voglia fare un edificio di culto, c’è persino chi si è premurato di fare foto e dare un’occhiata dentro nell’edificio privato. Ma esiste o no una richiesta di questo genere? L’amministrazione comunale di Edoardo Guenzani lo esclude: «Dal punto di vista urbanistico, non esiste nessuna richiesta d’uso per il culto» ha detto il sindaco. Che comunque ha ribadito che il diritto di culto è una questione da affrontare: «Ignorare il problema significa ignorare una realtà che esiste. Che non riguarda solo i musulmani, ma ad esempio anche i cristiani ortodossi».

Di cosa si parla dunque?  La richiesta di discuterne viene dalla Lega Nord, che ha presentato una mozione per impegnare in modo chiaro al Comune che non farà mai accordi con la Comunità musulmana, considerata arrogante. Un modo per sbarrare la strada alle eventuali richieste e per rivendicare – lo dice il testo della mozione – il possesso del territorio. «La libertà di culto non è mai stata negata, ma se viene sbandierata per fare la parte dei poveri musulmani vittime non lo accettiamo» ha attaccato Matteo Ciampoli presentando la mozione. «Le minacce rivolte alla città non le dimentichiamo».

La richiesta netta di escludere qualunque accordo è stata respinta dalla maggioranza compatta, con il sostegno anche di Quintino Magarò, di Orgoglio Gallaratese.  «Pienamente padroni del nostro territorio? Per noi essere padroni significa conoscere chi ci vive e lavora» ha risposto Alessio Mazza, di Sinistra Ecologia e Libertà. «Questo è l’invito che faccio alla Lega; conoscere e fare pace con i nostri vicini di casa, con i genitori dei compagni di scuola dei nostri figli. Potremo accorgerci che non sono così diversi». Angotti dell’Idv parla dei principi dello Stato laico, rispettoso della libertà d’opinione e di fede.  «La mozione sostiene che i musulmani sono da condannare a presceindere, per la loro religione: una posizione inaccettabile», ribadisce Giovanna Quadrelli della lista civica Città è Vita. Giovanni Pignataro, capogruppo del Pd, parlando «da credente e da cittadino», ricorda che «dalla diffidenza e dal non riconoscersi come essere umani nasce ogni male, dal culto di una identità nasce il disastro per tutti gli uomini». Un richiamo anche a fronte dei possibili abusi fatti alla libertà dei singoli, in nome di altro: un riferimento non casuale, visto che poi Pignataro ha parlato esplicitamente delle riprese fotografiche fatte all’interno di edifici privati.

Quanto al PdL si trova costretto ad un voto di astensione, stretto da un lato tra le argomentazioni di stampo leghista («È una città stanca di convivere con accattoni e senza dimora, stanca della tolleranza», dice Giuseppe De Bernardi Martignoni) la difesa del Pgt in vigore, votato dalla giunta di centrodestra, che «[aveva] già risolto il problema individuando aree di culto», e i dubbi su una mozione «da leggi speciali» che vietava qualunque riunione di cittadini islamici. Dal PdL anche la richiesta – più volte ribadita – di un’assemblea a Cajello con i residenti per discutere della presenza della proprietà acquistata della Comunità Islamica.

La Lega ha difeso invece fino all’ultimo la sua mozione: «Da parte del Comune c’è sempre stata apertura. La Comunità Islamica – ha concluso Ciampoli – è sempre andata in tutt’altra direzione, non hanno fatto richieste ufficiali: zero atti in Comune. La giunta dovrebbe occuparsi di cose più importanti che non della moschea». Un attacco finale che ha dato il destro ad Aldo Lamberti (Pd) per rispondere rovesciando sul carroccio l’accusa di occuparsi della comunità islamica: «Ci avete tenuto qui per almeno un’ora a parlare di un problema che non c’è, non c’è nessuna richiesta agli atti».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 20 Giugno 2012
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.