Maran ad un passo dal Catania. Dopo il sogno infranto, comincia il valzer degli addii
Ufficialità tra lunedì e martedì. Pronti a lasciare Varese anche altri, da Grillo a Terlizzi, passando per Rivas, Granoche e De Luca. I tifosi non fanno drammi e aspettano i nuovi arrivi
Il sogno serie A è finito, infranto contro il muro blucerchiato. Adesso ricomincia l’incubo cessioni, già vissuto dai tifosi del Varese la scorsa estate, quando partirono in serie Sannino, Pesoli, Pisano, Ebagua e tanti altri. Quest’anno si ricomincia con la quasi certezza dell’addio di mister Rolando Maran, sul quale si è gettato a capofitto il Catania del patron Pulvirenti per sostituire Montella, andato alla Fiorentina: tra lunedì 11 e martedì 12 giugno dovrebbe esserci la conferma ufficiale del passaggio in Sicilia dell’allenatore che ha traghettato il Varese fino alla soglia della serie A. Lo stesso Maran, che ha appena rinnovato il contratto col Varese fino alla fine della stagione 2012/2013, sollecitato dai giornalisti nell’immediato dopo partita del Franco Ossola, ha detto di essere «lusingato dall’offerta», smentendo accordi già siglati. In effetti la firma non c’è ancora, ma arriverà prestissimo.
“Radiomercato” dà in partenza anche Grillo, anche lui ambito dal Catania. Sicuro l’addio di Kurtic, di proprietà del Palermo che lo ha promesso al Chievo Verona. Non resterà nemmeno Granoche, una delle poche delusioni di questo splendido campionato. De Luca è la perla del mercato: lo vogliono in tanti e la società farà di tutto per monetizzare al meglio la partenza del gioiellino “made in Montello”. Possibile che anche Terlizzi e Rivas vengano richiesti dalla massima serie vista la splendida stagione in biancorosso. I tifosi del Varese, però, stavolta non fanno drammi, vaccinati alle partenze e sicuri che la società guidata dal trio Rosati-Montemurro-Milanese saprà costruire un altro miracolo fatto in casa: in bocca al lupo sincero a chi se ne andrà, l’augurio di non fare la fine di Pesoli, Ebagua o Carrozza (eroi a Varese e comprimari altrove) e un benvenuto a braccia aperte a chi arriverà.
Perchè questo Varese è diverso. Per capirlo citiamo il commento di un tifoso biancorosso lasciato su Facebook: «Da Costa, portiere della Samp, era in un angolo a parlare al telefono. Si è avvicinato e quasi commosso ha detto che avrebbe voluto battere qualsiasi altra squadra, e ha ringraziato il Varese che quando era ragazzino lo ha portato in Italia ed è stato la sua prima famiglia. Gli altri festeggiavano nello spogliatoio, e lui portava il suo abbraccio alla sua ex famiglia…Questo è il Varese».
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