Una giornata al Museo delle Industrie con Luciano Valle

L'incontro si è tenuto sabato 29 settembre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio ed è stato organizzato dal gruppo "Donne per cambiare"

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 29 settembre, alla sede del Museo
delle Industrie di Saronno il gruppo “Donne per cambiare” ha organizzato un incontro/ confronto sul tema “Etica, Bellezza, Territorio”. Relatore il professore Luciano Valle, filosofo, docente di Etica presso l’Università di Pavia e ispiratore del progetto Centri di etica ambientale. Per l’occasione il docente ha presentato la sua ultima pubblicazione "Dall’ecologia all’ecosofia: nuovi percorsi epistemici tra oriente e occidente tra saggezza e scienza. I percorsi di un nuovo umanesimo planetario più attento al dialogo dell’essere umano col mondo della natura, con le sue forme, con le sue creature, con le sue dignità”. Tema molto attuale, al quale pare che ultimamente ci sia volontà di accostarsi, ponendo maggiore attenzione al ruolo dell’uomo sul pianeta Terra, del quale lo stesso “non ne è proprietario, ma amministratore”. Valle ha spaziato da Platone a Rilke, da Suzuki ad Einstein per far poi scoprire ai presenti che nulla è più perfetto ed equilibrato del volo delle api e nulla più nutriente per la mente della contemplazione di un fiore. La natura, questa madre che offre all’uomo ogni cosa, ma che spesso, oggi, l’uomo non riesce ad apprezzare e neppure ad osservare e percepire, e il suo silenzio, ormai dimenticato e completamente compenetrato dal rumore della quotidianità. Molto apprezzato l’intervento del relatore, tanto che lo spazio lasciato al microfono aperto ha visto numerosi interventi.
Il pomeriggio è stato anche allietato dalla presenza del duo musicale Faraò- Mauri, con le loro
Improvvisazioni spontanee. Equilibrismi funambolici, contemplativi e quasi immobili tra uno strumento a fiato e le percussioni. Il duo nasce come luogo di ricerca attorno all’improvvisazione musicale, intesa come dialogo comune all’interno di linguaggi anche non comuni. Da questa base si sviluppa un repertorio che non si pone vincoli di stile o di genere, ma pone al centro dell’attenzione il momento, l’ispirazione dell’istante, ma anche la capacità di calarsi nel mondo musicale dell’altro. Parlando di natura non poteva mancare l’abbellimento dello spazio fisico affidato al gruppo “Donne Ikebana”, che hanno saputo realizzare originali e singolari creazioni dallo spirito parlante. La sinergia tra vari gruppi locali è stata completata dal gustosissimo buffet preparato dal Comitato acqua bene comune, che ha soddisfatto il palato dei presenti.

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Pubblicato il 30 Settembre 2012
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