Dopo 20 anni verrà completato il palazzo “Faes Bixer”

Dai primi anni '90 svetta all'ingresso nord della città. Dopo due imprese fallite e occupazioni da parte dei senza tetto una nuova società lo ha rilevato per finirlo. Il consigliere Cislaghi: "Ora riqualifichiamo la zona"

Il palazzo abbandonato dei 5 Ponti, detto "Faes Bixer" per le due enormi scritte vergate dai writer della zona, verrà completato. Dopo quasi vent’anni di abbandono e peripezie da parte dei tanti senza tetto, che l’hanno occupato a più riprese, una nuova società lo ha rilevato al costo di circa 1 milione di euro (si partiva da una base d’asta di 2,7 milioni di euro). Ad annunciare la buona notizia è il consigliere comunale del Pdl Mario Cislaghi che segue le vicende del quartiere di San Giuseppe da molti anni e più volte si è speso perchè si trovasse una soluzione a quella bruttura all’ingresso della città: «Il progetto di riqualificazione è stato già presentato al comune ed è ora al vaglio degli uffici – spiega – si conclude nella maniera migliore (si spera, visti i precedenti, ndr) una vicenda lunghissima e stucchevole per tutto il tempo passato». Cislaghi conosce bene quell’area, sulla quale un tempo insisteva una delle tante fabbriche bustocche: «Lì c’era una fonderia – racconta Cislaghi – che poi è stata demolita per far spazio al palazzone. L’impresa che stava eseguendo i lavori è fallita e sono cominciate le grane perchè anche una seconda impresa che è subentrata è fallita».

Un palazzo scalognato, dunque, diventato simbolo di una certa cementificazione senza senso. nel

frattempo, tutto intorno, il paesaggio è cambiato ma lui se n’è sempre stato lì a guardare impassibile i nuovi panorami sui quali vegliava: «Negli anni poi – prosegue Cislaghi – è diventato luogo di riparo per i senza tetto che vi entravano e uscivano continuamente. Questo accade ancora oggi nonostante gli interventi per chiudere gli ingressi con pesanti assi di legno» La zona tutto sommato ha retto bene all’impatto di questo edificio: «C’è stato qualche problema di sicurezza dopo l’abbandono. Per gli abitanti della zona il problema maggiore, tuttavia, è la bruttura di avere un palazzo incompleto come dirimpettaio». Ora si spera che la zona possa cambiare aspetto anche grazie agli oneri di urbanizzazione: «Sarebbe bello – conclude Cislaghi – che con questo intervento si possa riqualificare la zona e creare un po’ di verde».

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Pubblicato il 26 Ottobre 2012

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