Violentarono un compagno di squadra, chiuse le indagini
A capo del gruppo l'allenatore di football americano Maurizio Vismara che, insieme ad altri 11, tra i quali 8 minorenni, avrebbero denudato, picchiato e violentato un giovane membro della squadra nell'area giochi di Malpensa
Il giudice per le indagini preliminari deciderà settimana prossima ma sul suo tavolo sono arrivate le richieste di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero Francesca Parola per 4 persone adulte e 8 minorenni (di loro si occuperà il Tribunale dei Minori di Milano) in merito all’accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di un ragazzo che all’epoca dei fatti, circa un anno fa, aveva solo 16 anni. A capo del gruppo, praticamente gran parte di una nota squadra di football americano milanese, c’era l’allenatore Maurizio Franco Vismara, 55 anni e diversi precedenti nell’ambito dei reati a sfondo sessuale.
L’episodio contestato dalla Procura di Busto Arsizio sarebbe stato commesso nell’area giochi dell’aeroporto di Malpensa, poco prima della partenza della squadra per Trapani dove hanno affrontato la locale formazione di football: in quell’occasione il giovane sedicenne sarebbe stato sottoposto a quello che molti dei ragazzi sentiti dal magistrato hanno definito "il battesimo", ovvero il rito di iniziazione previsto da un codice non scritto nel mondo di questo sport. Il rituale del battesimo consiste nel picchiare sulla schiena nuda del nuovo arrivato per rafforzarne lo spirito. Questa volta, però, il coach sarebbe andato oltre penetrando l’ano del ragazzo con le dita mentre, sdraiato su una giostrina completamente nudo, veniva anche picchiato dai propri compagni di squadra.
La brutale usanza sarebbe stata anche filmata, fotografata e pubblicata per qualche ora su Facebook e solo le preghiere della giovane vittima hanno convinto il suo allenatore a eliminare foto e video dalla rete. La scena, inoltre, non era sfuggita agli occhi dell’allenatore in seconda della squadra il quale aveva visto il Vismara sfilarsi il preservativo, usato per penetrare la vittima, dalle dita. Resosi conto che il "gioco" fosse andato oltre il consentito ha deciso di avvisare i genitori del ragazzo che, al ritorno da Trapani, ha confermato tutto ai genitori facendo scattare la denuncia alla Polizia.
Le indagini sono state molto rapide e hanno subito trovato conferma nelle parole di alcuni compagni di squadra della vittima, seppure il Vismara avesse tentato di fargli ritrattare la versione. L’allenatore, inoltre, non è conosciuto solo per essere un campione del football e un grande motivatore ma anche per essere stato condannato in primo e secondo grado (si attende la cassazione) per una violenza sessuale ai danni di una undicenne quando insegnava educazione fisica a scuola: avrebbe abusato di lei durante una lezione in palestra, è stato accusato da una giovane nel 1988 per essersi masturbato davanti a lei in treno e avrebbe picchiato il fratello di una ragazza da lui molestata. Non si contano le resistenze a pubblico ufficiale, le intemperanze in campo con comportamenti che gli sono costati solo sospensioni temporanee come quando nel 2009 fece in modo che i suoi ragazzi non salutassero gli avversari spintonandoli e picchiandoli. Per Vismara, dunque, si fa sempre più concreta la possibilità di finire nuovamente sotto processo per reati di abuso sessuale.
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