Nasce il Centro distrettuale Rete Rosa

L’assessore Cecilia Cavaterra e il vicesindaco Valeria Valioni spiegano come è nato il progetto dedicato al mondo delle donne e attuato in città

Il 27 settembre a Strasburgo, a firma del Ministro delle Pari Opportunità Fornero, l’Italia ha ufficialmente aderito alla Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, nota come Convenzione di Istanbul.
Questo innovativo documento definisce la violenza sulle donne, anche quella domestica, come violazione dei diritti umani e discriminazione perpetrata attraverso atti fondati sul genere che provochino danni o sofferenza di tipo fisico, psicologico, sessuale, o economico.
La Convenzione invita sia le istituzioni che la società civile ad operare in modo coordinato per la promozione e l’attuazione sia di interventi integrati di supporto alle vittime di violenza, sia di azioni di prevenzione e di sensibilizzazione. Impegna inoltre gli Stati firmatari a favorire la nascita di luoghi di accoglienza e sostegno per le donne vittime di violenza.
 
E’ in questo contesto che si inserisce perfettamente il progetto Rete Rosa, fortemente voluto da questa Amministrazione dall’inizio del suo mandato nell’aprile 2010.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra gli assessorati alle Pari Opportunità e Servizi alla Persona e fin dal suo avvio ha raccolto l’interesse e l’adesione di molte realtà associative della città.
Il progetto è stato adottato come progetto di valenza distrettuale dagli altri cinque Comuni che compongono il Distretto di Saronno e anche le istituzioni sanitarie e le forze dell’ordine locali hanno mostrato attenzione e grande disponibilità in piena sinergia e collaborazione interistituzionale. Il progetto nasce quindi all’insegna di un largo interesse e condivisione, a riprova di una esigenza a cui dare risposta, ed è stato sostenuto dall’intervento prezioso di alcuni sponsor che hanno mostrato grande sensibilità al problema.
 
La prima fase dei lavori è stata dedicata alla formazione rivolta alle varie professionalità del territorio coinvolte nella lotta alla violenza sulle donne e alla formulazione e adesione di un protocollo d’intesa. Nella seconda fase si è favorita la nascita di un’associazione di volontarie (Associazione Rete Rosa) per le quali è stato disposto un ulteriore specifico programma di formazione per prepararsi alla difficile impresa dell’apertura e della gestione di un centro di ascolto. Dopo mesi di lavoro, il Centro distrettuale Rete Rosa avrà finalmente una sede presso la Fondazione Gianetti in via Marconi e sabato 24 novembre si terrà l’inaugurazione. A seguire, presso Villa Gianetti, si riuniranno tutti i rappresentanti delle istituzioni e associazioni aderenti per la firma ufficiale del protocollo.
 
In un momento come quello in cui giunge la notizia della vittima numero 100 dall’inizio dell’anno per mano di un marito, compagno o famigliare ci auguriamo che il Centro possa essere di aiuto e supporto a tutte le donne che anche nel nostro territorio subiscono violenze, prima che queste degenerino nello scenario peggiore. Nutriamo tuttavia la speranza che finisca presto il tempo dei “femminicidi” (neologismo coniato per evidenziare che non si tratta di semplici omicidi, ma di vere e proprie esecuzioni “di genere”) e delle violenze consumate in nome dell’onore, della tradizione o della religione.
Nell’augurare buon lavoro al Centro desideriamo ringraziare di cuore tutti coloro, singoli, associazioni, istituzioni, che hanno collaborato alla realizzazione del progetto e anche coloro che in futuro contribuiranno a sostenere e rendere più fitta la preziosa trama della Rete Rosa.
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Novembre 2012
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