Più incidenti sulle nostre strade, ma meno vittime
Istat e Aci Varese analizzano i dati del 2011 rispetto al 2010. Fra le prime cause degli scontri: non rispetto della segnaletica, alta velocità e distrazione
Più incidenti, ma meno vittime. E’ questi in estrema sintesi il quadro degli incidenti stradali accaduti nel 2011 in provincia di Varese. L’occasione per cercare di capire com’è andata l’anno scorso sulle nostre strade è stata la presentazione dei dati Aci-Istat. Se in Italia, rispetto al 2010, sono diminuiti sia gli incidenti (-2,7%), che i feriti (-3,5%) e le vittime (-5,6%), nella nostra provincia gli incidenti sono invece aumentati rispetto al 2010 (2.930, + 0,54%), così come il numero dei feriti (4.084; + 1,21%). Diminuiscono invece sensibilmente i morti, con il 15,22% in meno (39 rispetto ai 46 del 2010). In totale si è trattato di 2.930 incidenti rilevati.
E’ il mancato rispetto della segnaletica la prima causa di incidente con 703 casi. Ma grave è anche l’eccesso di velocità, all’origine di 485 scontri e la guida distratta, fatale in 431 occasioni.
Secondo l’analisi dei dati, sono le strade urbane quelle più "pericolose". Rispetto al 2010, si osserva una riduzione dell’incidentalità sulle autostrade e sulle altre strade, ma un incremento su quelle urbane. Significativa è stata la diminuzione del numero dei morti in ambito autostradale (-50%), grazie anche all’implementazione del sistema “Tutor”, introdotto nel 2006 e diffuso su un numero sempre crescente di tratte autostradali. Nonostante questo, gli incidenti più gravi sono avvenuti sull’autostrada, mentre quelli sulle strade extraurbane sono meno gravi.
Differenze si riscontrano infine a livello di genere: il numero di vittime fra gli uomini risulta tre volte superiore a quello delle donne. Sul territorio varesino, la classe di età in cui si registra il maggior numero di decessi è quella compresa tra i 30 e 54 anni per gli uomini. Per le donne, invece, i picchi maggiori si registrano tra i 18-29 e oltre i 65 anni.
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