Presidio sindacale per contro i tagli alla sanità

Mercoledì 21 novembre, Cgiul, Cisl e Uil manifesteranno sotto la sede dell'assessorato alla sanitàper le politiche di tagli che colpiscono utenti e personale

Mercoledì 21 novembre, dalle ore 10 alle 12, a Milano, in Piazza Città di Lombardia 1 (via Pola), davanti all’Assessorato Regionale alla Sanità, FP CGIL e UIL FPL Regionali organizzano un presidio delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità pubblica e privata lombarda.

 
Il sistema sanitario lombardo mostra oramai tutti i limiti e le criticità che da anni le Organizzazioni Sindacali evidenziano e denunciano, a partire dalla gestione delle risorse economiche disponibili.
La situazione si è ulteriormente aggravata anche a seguito dei provvedimenti del Governo Monti che, con la politica dei “tagli lineari”, rischia di ridefinire un servizio sanitario sempre meno garante del mantenimento dei livelli assistenziali per la popolazione del paese.
 
Gli organici del personale vengono ridimensionati pesantemente, e in nome della “spending review” si effettuano operazioni di risparmio che, anziché colpire i veri sprechi, mettono a repentaglio la tenuta delle strutture sanitarie e dei servizi.
La Lombardia, in più, è salita agli onori della cronaca per alcune indagini della Magistratura che, se confermate, mostrano i limiti e la permeabilità del Servizio Sanitario Regionale al malaffare e a gestioni discutibili dei “budget” e del denaro pubblico destinato al rimborso di prestazioni sanitarie.
 
Ma c’è chi continua a subire queste scelte in modo pesante. Da un lato i cittadini e utenti lombardi, che vedono via via contrarsi le possibilità di cura e tutela e a costi sempre più onerosi (aumento ticket). Dall’altro chi di fatto ha garantito la vera “eccellenza” del Sistema Sanitario Lombardo: gli oltre 130.000 operatori, medici, infermieri, tecnici, amministrativi, ausiliari, pubblici e privati, che con la loro professionalità quotidianamente hanno risposto in prima fila ai bisogni di salute delle persone.
 
Per il 2013 la situazione che si prospetta è preoccupante: 300 milioni di euro tagliati alle risorse regionali, per effetto della manovra Monti; blocco del turn over per il personale delle aziende sanitarie e ospedaliere pubbliche; cessazione di tutti i contratti di lavoro a tempo determinato; dichiarazione di licenziamenti (San Raffaele), esuberi e cassa integrazione (Aiop e Multimedica) per i lavoratori della sanità privata; blocco del rinnovo dei contratti pubblici e privati (con quelli privati scaduti da 60 mesi!); taglio delle risorse destinate alla contrattazione integrativa e decentrata; condizioni di lavoro precarie; riduzione dei servizi con conseguente aumento delle liste di attesa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Novembre 2012
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