Primarie lombarde, ha vinto Ambrosoli (57%)
A Varese e in regione Ambrosoli nettamente in testa. Seggi chiusi alle 20 di stasera tra Ambrosoli, Kustermann, Di Stefano
Il centrosinistra ha scelto il candidato alle candidato alle elezioni regionali: Umberto Ambrosoli. L’avvocato milanese ha avuto il 57,64% dei voti, Di Stefano il 23,25, Kustermann il 19,11%.
Il numero complessivo di votanti è di 148.755. Una vittoria netta che conferma le previsioni dela vigilia. Ambrosoli si è detto molto soddisfatto e ha ringraziato chi lo ha sostenuto.
A Varese e provincia il definitivo è il seguente: Ambrosoli 60,4%, Kustermann 20,65%, Di Stefano 19,05.
Sono state scrutinate l’80% delle schede e secondo il cervellone del Pd al Pirellone Ambrosoli è in testa con il 58%, Di Stefano al 22%, Kustermann terza con il 20%.
Un dato è però importante La metà dei votanti alle primarie di centrosinistra in Lombardia ha votato a Milano e provincia.
Ambrosoli è al Pirellone e c’è stato un grande applauso. Il candidato in pectore è dunque l’avvocato milanese, figlio di Giorgio Ambrosoli e consulente per la legalità del sindaco Giuliano Pisapia.
I seggi si sono chiusi alle 20. Secondo il Pd sono stati 100mila i votanti. Ambrosoli nelle prime proiezioni è in testa.
In provincia di Varese hanno votato circa 8.500 persone. Alle 21 sono state scrutinate 1937 schede e i risultati sono questi: Ambrosoli 58,37%, Kustermann 21,02% e Di Stefano 20,61%.
Alle ore 17 erano 80milai votanti, secondo quanto diffuso dal Pd lombardo. Si conta di arrivare vicini all’obiettivo di 100mila elettori, che è quello fissato fin da ieri come tetto giudicato soddisfacente.
L’affluenza alle ore 12 in Lombardia era di 45702 e circa 2.800 su Varese.
In provincia ci sono 70 seggi e 350 volontari.
Dichiarazione di Alessandra Kustermann: Arrivata assieme al suo cane al seggio di via De Amicis – proprio dietro a un antico anfiteatro romano imbiancato dalla neve – la candidata alle primarie civiche del centrosinistra in Lombardia ha votato attorno alle dodici. "Sono convinta che quello che si vuole si può – ha detto la Kustermann -, credo che poter scegliere il candidato alla presidenza della Lombardia sia altrettanto importante di scegliere il presidente del Consiglio".
Dichiarazione di Umberto Ambrosoli: ha votato con la moglie, accompagnato da un figlio: «E’ un voto per cambiare la regione Lombardia. Io e gli altri due candidati – ha aggiunto – siamo uniti dai medesimi valori. Le differenze ci sono ma, finite le primarie, chiunque sia il vincitore, sapremo lavorare tutti e tre insieme, per portare il centrosinistra alla vittoria».
Intanto si registra la soddisfazione del segretario regionale del Pd Maurizio Martina: «Anche se neve, nebbia e gelo non ci stanno aiutando, quella di oggi sara’ una bella giornata di partecipazione e di democrazia per il PD e tutto il centrosinistra. Il Patto Civico e le primarie aperte sono gli strumenti del cambiamento che offriamo ai lombardi per guardare al futuro con speranza e per rigenerare la politica con il protagonismo di tanti. Il PD e’ pronto a fare la sua parte, come sempre. Un grazie infinito ai tantissimi volontari che ci stanno aiutando a rendere possibile tutto questo»
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LA PRESENTAZIONE
L’avvocato, la ginecologa e il giornalista. Sono in tre a contendersi il titolo di candidato del centrosinistra alla presidenza del Pirellone: Umberto Ambrosoli, Alessandra Kustermann e Andrea Di Stefano.
Il centrosinistra dibatte su tre candidature ‘civiche’, esterne alla tradizionale nomenklatura politica, e torna al rito delle primarie che questa volta si svolgeranno però in un turno unico: le urne resteranno aperte oggi dalle 8 alle 20 per tutti i cittadini italiani europei residenti in Lombardia con almeno 16 anni di età, ma anche per gli extracomunitari provvisti di permesso di soggiorno e regolare documento d’identità. Come era stato nelle edizioni precedenti, tranne che per la competizione nazionale di un mese fa.
Per votare basta presentarsi alla propria sezione con scheda elettorale e documento di identità, fornire i propri dati anagrafici e versare un contributo di un euro. resta l’incognita della partecipazione: l’obiettivo che si è posto il comitato civico è di raccogliere 100 mila voti.
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