Cambio della guardia

L'infortunio di Banks, unito a quello di Ere, rischia di interrompere il momento magico della Cimberio. Ma un'altra guardia, Realini, infiamma i tifosi della Robur

(d. f.) Da una guardia all’altra, cestisticamente parlando. Il weekend sportivo, primo senza la Serie B per qualche tempo, porta alla ribalta di due pari ruolo seppur di diverso livello: il crack alla caviglia di Banks fa il paio con il partitone giocato dal roburino Realini, uno che lo scorso anno saltò quasi tutte le partite per infortunio. Ma il titolo "Cambio della guardia" vuole anche essere un piccolo pungolo per la Pallacanestro Varese: per il prossimo mese sarebbe necessario trovare un sostituto a Banks, non per mancanza di fiducia verso chi è rimasto (anzi…) ma proprio per evitare di spremere i vari Green, Rush e De Nicolao fino al midollo. Sempre che il salvadanaio lo consenta.

Pagellone numero 104 del 7 gennaio 2013

Adrian Banks 8,5 – Il successo della Cimberio a Pesaro, il numero 13 della stagione giusto per tirare in ballo la scaramanzia, ha purtroppo avuto sfumature eroiche. La squadra che vince senza il capitano Ere, che resiste anche quando perde il fromboliere Banks, che rimane in testa al campionato nonostante gli infortuni… Tutto bello da raccontare ed esaltante da vivere ma problematico quando bisogna fare i conti con la realtà che parla di una distorsione seria per l’americano di Varese. Per consolarlo facciamo salire Adriano in cima al Pagellone, perché fino a questo punto della stagione è stato un tassello fondamentale per la Cimberio, con punte di vera esaltazione. Lo aspettiamo per le Final Eight di Coppa Italia: il sogno biancorosso non merita di finire su un lettino dell’infermeria dell’Adriatic Arena.

Maurizio Realini 7,5 – Da una guardia di talento costretta a un periodo di stop, passiamo a un pari ruolo che ha vissuto qualcosa di simile (anzi di peggio, visto che gli saltò il ginocchio…) lo scorso anno. Parliamo di Maurzio Realini, mortifero tiratore che ha trascinato la Robur et Fides alla vittoria esterna su San Giorgio con una prestazione clamorosa, 30 punti con 11/16 al tiro e 6 rimbalzi. Numeri che valgono tra l’altro alla squadra di Piazza un incredibile secondo posto in campionato dietro alla corazzata Legnano; lo scorso anno, di questi tempi, la Abc era reduce da otto sconfitte e fu costretta a dare l’addio a un allenatore di casa come Fabrizio Garbosi per cambiare la rotta. Ma crediamo di dire la verità quando affermiamo che senza il crac al ginocchio di Realini la storia della passata Robur sarebbe stata del tutto differente. «I fatti ci cosano», come direbbe l’assessore di Zelig, Palmiro Cangini.

Valeria Caracuta 7 – Quattro vittorie su quattro partite, il titolo di campione d’inverno in tasca, il primo posto con 3 punti di vantaggio su Bergamo: tutto facile? Non proprio, se ti manca una giocatrice e quella giocatrice si chiama Carli Lloyd. A inizio anno Valeria, come tutta la squadra, aveva sentito il peso della responsabilità: adesso gli ingranaggi girano di nuovo alla perfezione e la salentina dimostra di non aver nulla da invidiare alle migliori palleggiatrici del campionato. L’anno scorso per celebrarla i fan si inventarono una mezza maratona; in questa stagione, se continua così, toccherà scalare qualche montagna…

Eros Pisano 6,5 – Fa sempre piacere vedere il terzino dal cuore biancorosso sui campi della Serie A. Lasciata Palermo, dove ha un po’ risentito di un’annata negativa sotto molti fronti, Eros è approdato a Genova – sponda rossoblù – ed è subito sceso incampo da titolare. Sarà un caso, ma con lui sulla fascia destra il Grifone è tornato alla vittoria senza subire gol, percorrendo qualche metro importante sulla strada – ancora molto lunga – che porta alla salvezza.

Marco Taino 4 – Il giovane difensore del Savona, cresciuto nella Pro Patria e trasferitosi in Liguria nell’estate scorsa, non riesce proprio a passare una domenica tranquilla contro la sua ex squadra. Se nella gara di andata era stato protagonista del duro faccia a faccia con Cozzolino, che era costato il cartellino rosso al bomber tigrotto, ieri l’allenatore del Savona Ninni Corda lo ha dovuto togliere al 23′ del primo tempo – cosa che capita rarissimamente – causa mal di testa. Intendiamoci, un’emicrania che gli è stata procurata dai giocatori della Pro che lo hanno superato in ogni modo facendolo letteralmente impazzire.

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Pubblicato il 07 Gennaio 2013
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