La fanfara più popolare al mondo compie 70 anni
“L’Uomo Comune” di Aaron Copland fu composta per la stagione concertistica 1942/43 della Cincinnati Symphony Orchestane. Fu arrangiata anche da ELP e Rolling Stones.
Settant’anni fa, nel 1942, Aaron Copland scriveva la “Fanfare for The Common Man” per la stagione concertistica 1942/43 della Cincinnati Symphony Orchesta. La commissione arrivò direttamente dal direttore Eugene Goossens, con la richiesta di mettere su carta un brano motivante che potesse sostenere il patriottismo degli americani ormai coinvolti nel Secondo conflitto mondiale. In realtà, Goossens estese la richiesta anche ad altri compositori, e diciotto furono le “fanfare” composte per soddisfare le esigenze del direttore d’orchestra. L’unica ad essere presente ancora oggi nei repertori standard delle formazioni di tutto il mondo è, però, quella di Copland.
Da allora, la “fanfara per l’Uomo Comune” – che Goossens avrebbe voluto titolare “Fanfare for Soldiers – non solo è uno fra i lavori più popolari ed eseguiti della musica statunitense del Novecento, ma anche un’espressione compiuta di ciò che la musica può dare in termini di coinvolgimento, unità, cooperazione e totale adesione della cittadinanza ad un disegno comune di resistenza e solidarietà. La “fanfara” di Copland non esprime solo un perfetto esempio di sapienza compositiva – il massimo livello di tecnica, abilità e conoscenza degli strumenti a disposizione del musicista raggiunto in soli tre minuti e quindici secondi di musica – ma anche una leva psicologica in grado di innalzare il sentimento nazionale americano al grado più alto di condivisione.
In quei momenti, il vicepresidente americano Henry Wallace proclamava l’alba del “Century of the Common Man”. Quel secolo che vedeva ormai l’umanità – donne, bambini, anziani, tutti – coinvolti direttamente in un conflitto a maglie larghe combattuto tanto nelle zone di guerra quanto nelle strade delle città e dei piccoli centri. Ma la “fanfara”, negli anni, acquisì anche il compito di ricordare quanto i valori e gli ideali dell’”uomo comune” debbano fare da barriera alle brutture, alle stragi, alla perdita di coscienza causate dall’ignoranza e dalla ferocia. E’ anche per questo che il brano fu utilizzato per l’apertura delle Olimpiadi e per l’insediamento di alcuni fra i maggiori presidenti americani.
La Fanfare for the Common Man, quindi, da simbolo identitario del popolo americano si trasformò in elemento coagulante di portata universale capace di avvicinare, educare e stimolare il dialogo rispettoso e dignitoso tra nazioni e continenti ma anche tra intere generazioni. Grazie alla versione jazz di Woody Hermann e a quelle, rock-progressive e rock-blues degli Emerson Lake e Palmer e dei Rolling Stones.
Il lavoro ottenne il plauso del pubblico e di Goossens, che decise di darne la prima esecuzione in assoluto il 12 marzo 1943 per un’occasione del tutto speciale: l’entrata in vigore dell’imposta sul reddito per i cittadini americani.
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