Acqua e pesca, due serate con Floreat

L'associazione organizza due incontri per il mese di marzo

Serie di appuntamenti con l’associazione Floreat. Ecco il calendario di marzo.

Varese, 9 marzo 2013 – Circolo di Capolago – Varese, serata dedicata alla pesca.

Ore 20,00 – Presentazione a cura di Floreat

A seguire:

1- Breve storia documentata con immagini della pesca nel Lago di Varese con l’ittiologo
Pietro Ceccuzzi

La pesca nel lago di Varese presente e passato: breve escursus sulla pesca nel bacino a partire dai primi del ‘900 fino ai giorni nostri, tenendo conto delle modificazioni ambientali e del cambiamento della comunità ittica. Si parlerà del ripopolamento della fauna ittica e dell’Incubatoio del Tinella, del lavoro dei volontari e di quello che ogni anno viene prodotto ed immesso nel Lago di Varese. Sarà presentato inoltre breve filmato sulla zona di tutela ittica creata alle foci del Tinella un vero paradiso per i pesci.

2- Presentazione dei racconti del pescatore –scrittore Ernesto Giorgetti ( Confesso che ho pescato e Come io vedo il lago )
3- Presentazione del volume di ricette “Pesce di lago, nella storia e tradizione della regione insubrica” di Raimondo Locatelli e Massimo Del Canale
4- Cena con prelibatezze di lago e pasta al sugo di pesce lacustre. Il costo è di euro 18, comprensivo di vino, acqua e caffè. Prenotazioni entro martedi 5 marzo presso Luisa 3356838837 o Luciano 3405743792

Varese, 16 marzo 2013 – Sala Montanari – Varese, serata dedicata all’acqua
Ore 21,00

1- “Acqua” – Riflessioni attorno al valore della più importante risorsa per la vita
a cura di Dario Furlanetto

“L’acqua è la vera ricchezza di una terra …. e se si riesce a controllare l’acqua si controlla la terra che da essa dipende”. Wallace Stegner – “Beyond the Hundredth Meridian”

Noi viviamo su un pianeta azzurro: più di due terzi sono coperti di acqua allo stato liquido e più di un ventesimo da ghiaccio. Noi chiamiamo “Terra” la nostra dimora nel cosmo, ma “Acqua” sarebbe il nome più appropriato.
Gli antichi greci pensavano che Gaia, la Madre Terra, fosse emersa dal “caos primordiale”. “Caos” è l’origine etimologica della parola “gas” e fu proprio dal gas e dalla polvere che si formò la Terra, insieme al Sole e agli altri pianeti del nostro sistema. L’immagine della molecola d’acqua come unione di due atomi di idrogeno con uno di ossigeno è lontanissima dall’idea di Democrito di un elemento formato da particelle sferiche, scivolose, indivisibili; ciò nonostante ancora oggi la formula dell’acqua non ci offre alcun indizio del perché essa sia così speciale, del perché sia la quintessenza dei liquidi e dei solventi, l’elemento dei fiocchi di neve e dei ghiacciai e l’essenza stessa della vita sulla Terra. Più di quattromila anni di filosofia, di chimica, di fisica non hanno svelato il mistero: siamo ancora all’inizio del nostro viaggio.
Nell’universo l’ossigeno è il terzo elemento per abbondanza, sebbene sia un terzo posto molto misero alle spalle dell’idrogeno e dell’elio che costituiscono quasi tutto il tessuto della creazione. Ma l’elio non è reattivo: è un solitario del cosmo. E’ quindi l’acqua, idrogeno e ossigeno, la combinazione degli elementi più diffusi nell’universo. Questa molecola, matrice della vita, è il prodotto dei due atti creativi più generosi del cosmo: il Big Bang, che diede inizio al tutto e ci regalò un universo fatto principalmente di idrogeno e l’evoluzione stellare, che continua a riversare energia e a riformulare questo elemento – il cui stesso nome significa “generatore d’acqua” – dando origine all’ossigeno e a tutti gli altri elementi di cui è fatto il nostro mondo vivente. Dal continuo rimescolarsi di ossidazioni e riduzioni, alimentate dall’energia del sole, hanno origine i cicli vitali del pianeta Terra.
Siamo fatti per il 70% di acqua e per conservarci a lungo in salute dobbiamo consumare oltre un litro d’acqua al giorno. L’acqua è il vero e unico mezzo della vita. L’acqua è il fluido che consente il funzionamento della cellula, trasportando da un luogo all’altro materiali e strutture molecolari e promuovendo tutte le reazioni chimiche che permettono il nostro funzionamento. L’acqua è una linfa nutriente e un liquido di pulizia: porta i nutrienti dove sono richiesti e allontana i prodotti di rifiuto.
L’acqua che bagnò e alimentò le radici della civiltà umana era acqua dolce, non salata. Le quattro grandi civiltà più antiche sorsero nei pressi dei fiumi, nelle loro fertili pianure alluvionali: la Mesopotamia, abbracciata dal Tigri e dall’Eufrate (nel moderno Iraq); la cultura Harrapan sull’Indo (in quello che oggi è il Pakistan); la civiltà cinese, lungo i potenti Fiumi Giallo e Azzurro, che discendono dalle cime dell’altopiano del Tibet; quella egizia, lungo il Nilo. La natura essenziale di questa dipendenza dall’acqua si riflette linguisticamente nel persiano, il cui dizionario comincia con la parola ab, che significa “acqua”. Qui sta la radice della parola “abode” (dimora), dal persiano abad; e da qui deriva abadan, che significa “civilizzato”. Davvero, alla lettera, l’acqua è la culla della civiltà.
Occorre sempre ricordare che l’acqua può essere imbrigliata, ma non domata. Possiamo fare in modo che essa ci sia utile, in tante circostanze di ordine minore, ma la sua capacità di dominarci e di sopraffarci è di gran lunga maggiore. Il poeta giapponese Ki no Tsurayuki colse questa ambivalenza nella sua “Tosa Nikki” (936 d.C.), ecco le sue parole: “Nel tentativo di immaginare la mente di Dio infuriato lanciamo uno specchio nel mare in tempesta. In quello, la sua immagine si rivela”.
Infine, da sempre l’acqua è stata per l’umanità una forza di cambiamento sociale: una preziosa risorsa della quale far tesoro, da proteggere e usare saggiamente.
Lo stiamo facendo? Siamo coscienti del valore di questo bene? Lo riteniamo “nostro” o è “in vendita”? E se è in vendita, chi vende a chi e in cambio di cosa?

2- Varese si rispecchia nei suoi laghi
a cura di Valeria Roella

Varese, “città giardino”, è anche ricca di acqua. Oltre a numerosi corsi d’acqua (fiumi, torrenti, rogge), il territorio provinciale è caratterizzato dalla presenza di sette laghi, Maggiore, Lugano, Varese, Monate, Comabbio, Ganna e Ghirla. Qual è lo stato di salute dei nostri laghi? Verranno presentate le criticità dovute all’inquinamento di alcuni bacini, ma anche le situazioni in cui si può parlare di buono stato ecologico. Si ritiene importante descrivere i principali riferimenti normativi in materia e le modalità con cui viene effettuato il monitoraggio delle acque lacustri, utili alla comprensione del percorso che porta alla successiva classificazione dei laghi.
Per quanto riguarda il lago di Varese, verranno brevemente descritti i principali interventi di risanamento effettuati negli anni.

3- Filmati
a cura di Alfredo Raviola

Verranno inoltre proiettati brevi filmati, effettuati da ………in collaborazione con Alfredo Raviola, riguardanti “gli abitanti”, flora e fauna, che vivono nel lago di Monate. I filmati riprodotti sono accompagnati da liberatoria dell’autore circa il fatto che non sono soggetti a SIAE ed inoltre sono provvisti di autorizzazione dlel’autore e dei soggetti riprodotti (tutti maggiorenni) alla diffusione delle immagini per l’occasione in oggetto.

4- Acqua e arte
a cura della compagnia teatrale “Quelli di Grock”

Nel corso della serata un giovane gruppo di allievi della scuola di teatro “Quelli di Grock” si esibirà con testi originali nel corso di brevi intermezzi dedicati sempre al tema dell’acqua

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 20 Febbraio 2013
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