Busto, un mese da Superstar
Busto Arsizio è stata per un mese sulla bocca di tutti. Razzismo, celebrità, carcerati e senzatetto: non è stato risparmiato nulla in questo primo mese dell'anno. Ecco tutto quello che c'è da ricordare (o da dimenticare).
Mai come in questi primi giorni di gennaio, Busto Arsizio è stata sulla bocca di tutti. Un mese molto "ricco" e scandito da razzismo, violazioni dei diritti umani, senza tetto all’interno dell’ospedale e l’arrivo in pochi giorni di Fabrizio Corona e Mario Balotelli. Ecco tutto quello che va ricordato o che sarebbe meglio dimenticare.
Il 2013 di Busto Arsizio si è aperto con quella che doveva essere un’amichevole di lusso: Pro Patria – Milan. Un evento che doveva essere destinato alle pagine sportive dei giornali ma che, invece, in soli 29 minuti di gioco si è guadagnato le prime pagine dei giornali di tutto il mondo. La storia è nota: il giocatore rossonero Kevin Prince Boateng, stanco del coro di fischi e buu che alcuni presenti allo stadio gli hanno riversato addosso per buona parte della gara, ha scagliato il pallone sugli spalti e l’intero Milan si è ritirato dal match. Quel gesto ha avuto molte conseguenze sopratutto per i 6 ragazzi che sono finiti alla sbarra con l’accusa di istigazione all’odio razziale e uno di questi in particolare, Riccardo Grittini, si è anche dovuto dimettere da Assessore allo Sport del comune di Corbetta in quota Lega Nord. E mentre molti politici locali non hanno perso l’occasione di esprimere il proprio parere, Boateng è stato invitato all’ONU per la prossima giornata mondiale contro il razzismo.
Ora siamo tutti in attesa di capire quando si rigiocherà questa partita, magari con in campo anche il nuovo acquisto del club milanese, Mario Balotelli. E’ proprio lui il secondo dei protagonisti del mese bustocco dal momento che, non appena atterrato a Malpensa nel primo pomeriggio del 30 gennaio, si è recato all’interno dell’Ospedale di Busto per le visite mediche. Altro carosello mediatico con decine di giornalisti e moltissimi tifosi ad assaltare il nosocomio per scattare una foto al prodigio del calcio e magari accaparrarsi anche un autografo.
Ma l’ospedale di Busto, in questo primo mese dell’anno, è salito agli onori della cronaca non solo per questa eccellente visita. Se infatti Balotelli ha passato solo qualche ora all’interno della struttura, un’inchiesta di VareseNews ha mostrato come ci siano persone che in quell’ospedale ci passano gran parte della loro vita. Sono i senzatetto della città che, non avendo altri posti al caldo in cui stare durante l’inverno, hanno deciso di accamparsi all’interno dei caldi sotterranei tra i padiglioni. Durante il nostro servizio avevamo contato 4 senzatetto, esattamente la metà di quelli individuati dagli agenti di Polizia qualche giorno dopo e che, incredibilmente, sono stati denunciati per "invasione di edificio pubblico". Una denuncia e un allontanamento più formale che reale e che trova le sue radici nell’inadeguatezza delle politiche che la città mette in campo da anni per gestire la limitatissima popolazione senza dimora, 15 persone in totale.
Chi invece una dimora l’ha trovata e l’avrà per i prossimi 7 anni è Fabrizio Corona. Il celebre fotografo è stato condannato per estorsione e, non appena la sentenza è stata pronunciata, si è dato alla latitanza. Una fuga durata non più di qualche giorno e che lo ha portato fino in Portogallo. A Lisbona si è consegnato alle autorità portoghesi che lo hanno rapidamente rimpatriato in Italia. Destinazione Busto Arsizio, nel carcere cittadino. Anche in questo caso la macchina mediatica ha invaso la città ma, come i nostri lettori sanno, VareseNews ha deciso di non prendere parte al coro.
La carcerazione di Fabrizio Corona è stato il secondo caso in un mese che ha portato i giornalisti ad occuparsi della casa circondariale della città. La Corte europea dei Diritti dell’uomo, infatti, ha condannato l’Italia per il trattamento inumano perpetrato in due carceri del Bel Paese, e una di queste è proprio quella di via per Cassano. I supremi giudici di Strasburgo con la loro sentenza hanno posto l’accento sul sovraffollamento delle celle, che costringono i condannati a dividere 9 metri quadrati in 3 persone. Tre metri quadri a testa. La situazione drammatica è stata confermata anche dal nostro sopralluogo all’interno della struttura che per la prima volta è stata aperta alla stampa grazie all’europarlamentare Lara Comi che ha chiesto di visitare la struttura. In quell’occasione Orazio Sorrentini, il direttore del carcere, ha ricordato che l’emergenza sussiste ancora e ha auspicato uno sfollamento di 100 detenuti. Sfollamento, per la cronaca, non ancora avvenuto. E anche gli agenti della Polizia Penitenziaria si sono confidati con noi, raccontando i retroscena della vita di un carcere con un tasso di sovraffollamento del 250%.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Felice su Gli studenti dell'istituto Ponti di Gallarate determinati a incontrare Max Felicitas anche fuori dalla scuola
lenny54 su La guerra in Ucraina e la sfida dell'occidente: servono disciplina, determinazione e pragmatismo
BarbaraFede su Gli studenti dell'istituto Ponti di Gallarate determinati a incontrare Max Felicitas anche fuori dalla scuola
lenny54 su Anziano picchiato a Varese al trenino dei Giardini, “questa vicenda dice più di tutti noi che degli aggressori"
MIMMO su Anziano picchiato a Varese al trenino dei Giardini, “questa vicenda dice più di tutti noi che degli aggressori"
Felice su La Lombardia non ha più la miglior sanità in Italia. "Giudizi inaccettabili" commenta il presidente Fontana
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.