Cinelandia, “Hollywood Padana”, un’altra sparata della Lega
Dopo le pompose inaugurazioni con Bossi e tutto lo stato maggiore della Lega, ora il centro di produzione cinematografico di Milano è già sul viale del tramonto. La «Hollywood padana» affossata dall’incapacità della Lega
Sulla «Cinecittà del Nord», il centro di produzione cinematografico voluto dalla Lega e finanziato con i soldi della Regione di Formigoni, stanno per scorrere i titoli di coda.
Dopo tre anni gli studios di viale Fulvio Testi 121, ricavati dalla ristrutturazione di una parte dello stabile dell’ex Manifattura Tabacchi, sono sull’orlo della chiusura.
Tra i tanti proclami di indipendenza politica da Roma, c’era anche quella delle pellicole cinematografiche sulle quali ora è calato un colpevole disinteresse che si tramuta in sperpero di denaro pubblico. La Regione non ha più soldi e rispetto agli 800 mila euro garantiti in avvio di progetto ora ne arrivano solo 100 mila all’anno. Spariscono 700.000 euro. Dirottati altrove? “Bossi e tutto lo stato maggiore della Lega – dice Franz Foti, candidato della Lista Ambrosoli a Varese – il giorno dell’inaugurazione promettevano di produrre qui le pellicole che avrebbero fatto la storia della Padania. Propaganda leghista, come quella del film su Barbarossa, uno dei peggiori flop della storia del cinema italiano.
Ancora una volta tanto denaro pubblico dei cittadini lombardi buttato via! Un’altra balla Padana, frutto dell’incapacità di gestire grandi progetti e della pochezza delle idee di Maroni & Co che nell’ultima Giunta avevano anche istituito un sottosegretario al Cinema, ovviamente leghista.” E’ importante invece l’operazione che riguarda la formazione e la lavorazione delle piccole produzioni da realizzare in Lombardia, così come si rivela utile puntare sul cinema, come hanno già fatto in Puglia, inserendolo in un piano di rilancio del territorio.
Franz Foti
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