Le ceneri del nonnino ritrovate grazie ai “poteri telepatici”

Un’urna cineraria contenente i resti di un uomo di 87 anni sparita senza un perché. La voce che circola in paese e sulla quale viaggiano, nell’autostrada dell’immaginazione, le più disparate ipotesi. I carabinieri che la ritrovano, convincendo il sospettato di avere poteri soprannaturali e grazie ai quali poter guidare i militari al luogo in cui l’urna, e le ceneri, si trovano. 
“Roba da film”. Sono gli stessi carabinieri a descrivere quanto accaduto nei pressi del cimitero di Laveno Mombello sabato scorso: un fatto che aveva destato viva preoccupazione ed indignazione per quanto accaduto al camposanto di via Varese. Le ceneri di un anziano di 87 anni, deceduto lo scorso 20 gennaio, erano sparite. Proprio così:
“L’urna – secondo la ricostruzione dei carabinieri – veniva lasciata in custodia a un dipendente dell’agenzia di onoranze funebri incaricata della tumulazione, mentre alcuni conoscenti e parenti recitavano le ultime preghiere, allontanandosi”.
A quel punto l’operaio poggiava momentaneamente il reliquiario nell’atrio posto nell’edificio che ospita i loculi. E qui il colpo di scena: mentre il dipendente svolgeva i necessari lavori ad una distanza di circa 20-30 metri l’urna, inspiegabilmente, scompariva.
Imbarazzo, disagio, sgomento: si chiamano i carabinieri che iniziano a raccogliere le testimonianze dei presenti.
Fra le molte indicazioni che venivano fornite una su tutte, pian piano, ha prevalso fino ad assurgere a pista investigativa più plausibile. Le indagini immediatamente avviate dai carabinieri della stazione di Laveno Mombello escludevano, subito, che il gesto fosse riconducibile all’operato di qualche malfattore professionista animato da desiderio di riscatto. Poi un dubbio: e se il gesto fosse riconducibile ad una persona non perfettamente capace di intendere e di volere? Le indagini continuano, il cerchio si stringe e i militari affinano lo stratagemma.
Viene individuato il sospettato, un 64enne del luogo che soffre di disturbi psichici: i militari, senza fargli mai percepire fosse il destinatario di sospetti, gli hanno fatto credere di essere stato prescelto fra i tanti cittadini per dei poteri telepatici che solo lui possiede. In virtù di questa partecipazione si è risolto il giallo e l’uomo guidato dal suo: ‘radar’ ha portato i militari di Laveno nel luogo dove erano state nascoste le ceneri. Insieme alla denuncia a piede libero per furto, per lui è stato inscenato un festeggiamento per la sua attiva partecipazione al recupero dell’urna, ritrovata dai carabinieri occultata a circa 300 metri dal cimitero, fortunatamente integra: è stata riconsegnata all’agenzia di onoranze funebri, che potrà ora dare una degna tumulazione al defunto. (nella foto sopra, seduti, da sinistra: il capitano Giuseppe D’aveni, comandante della compagnia carabinieri di Luino e il maresciallo Gerardo Popeo, comandante della stazione di Laveno Mombello)