Martina: “Ospedale del Ponte: c’è qualcuno che ciurla nel manico?”
Giovanni Martina, candidato al consiglio regionale Lista “Etico” per Ambrosoli presidente, interviene sulla questione del polo materno-infantile di Giubiano
Pare di si. E’ curioso che dopo avere deciso, faticato a reperire le risorse necessarie, assegnati ed avviati i lavori, molti di quelli che ieri hanno approvato l’ambizioso progetto del Ponte del Sorriso (o al più sono stati silenti) oggi intendono rimettere tutto in discussione. Le argomentazioni, alcune delle quali hanno anche una loro logica, se rapportate alla dimensione del progetto e alla ambizione di avere a Varese una eccellenza pediatrica, perdono di valore e paiono molto poco convincenti.
È giusto sollevare dubbi e perplessità, ma perchè limitarsi ad esprimerle solo nei confronti del Del Ponte? Perché non domandarsi invece se è stato giusto passare da 950 posti letto del vecchio Ospedale di Circolo agli attuali 500? Perché non domandarsi che fine farebbero i 210 posti letto del Del Ponte nel caso di trasferimento presso il nuovo monoblocco? Perchè non si polemizza sulla logica perversa che tiene in attività tutti i vecchi padiglioni dell’Ospedale di Circolo, con enorme spreco di risorse pubbliche, facendo ammattire gli utenti alla ricerca degli ambulatori? E ancora, perchè non domandarsi qual è la finalizzazione dei tanti cantieri aperti nel vecchio Ospedale?
Segnalo, a tal proposito, che il reparto di nefrologia, quello di oculistica e gli infettivi sono fuori dal nuovo monoblocco e collocati nei vecchi padiglioni.
E anche l’ipotesi ventilata da qualcuno di liberare il Del Ponte per trasferirvi la riabilitazione di Cuasso non regge. A meno che non riportiamo al pubblico molti dei posti letto accreditati, guarda caso, ai privati che hanno quasi l’esclusiva di tale attività (meno di 100 posti letto nelle strutture pubbliche contro i quasi 400 in quelle private). Diversamente rischiamo di dare ai privati anche i 40 posti letto rimasti a Cuasso che, ricordo, sino a poco tempo fa erano ancora 100.
Ma guarda che strano, i lavori sono stati avviati nel 2010 e di anni per avanzare dubbi e perplessità ce ne sono stati almeno dieci. Come mai proprio oggi costoro dichiarano inopportuno il sito e addirittura fuori luogo il centro di eccellenza pediatrico a Varese?
Mi viene un sospetto: forse che la ragione vera di tanto interesse ed accanimento sia proprio il destino urbanistico dell’area? Forse una speculazione edilizia interessa più che il progetto del Ponte del Sorriso?
Ma no, non è così. Sono sicuro che non è così. O forse si.
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