8K: quando la registrazione è più “vera” del reale

Super Hi-Vision: l’azienda Giapponese NHK ha sviluppato il prototipo di telecamera capace di acquisire in 8K, mentre il mondo vive la nascita dei primi dispositivi in grado di riprodurre il 4K.

Il Ministero degli Affari Interni e della Comunicazione Giapponese aveva dichiarato che nel 2016 
sarebbero stati trasmessi i primi programmi in 4K. Per far fronte alla crisi e al crollo delle vendite dei televisori, che nel 2011 come dice il quotidiano Nipponico Nikkei , sono calate del 66% il Governo ha deciso di anticipare la riproduzione in 4K a Luglio 2014.
Il crollo è dovuto al flop delle televisioni 3D e alla forte concorrenza Coreana, che concentrandosi di più sulla funzione HD che sul 3D ha prodotto televisori più apprezzati a costo inferiore.

I primi canali che inizieranno a trasmettere in 2160p saranno “BS” e “CS” i due colossi satellitari giapponesi, per poi passare al digitale terrestre.
Ma quanto può costare passare dal FullHd all’ Ultra HD? Per la NHK, azienda delle Comunicazioni giapponese, troppo. Infatti avendo sviluppato la Super Hi-Vison, una telecamera che riprende a 8K, ha deciso di saltare la fase intermedia. In effetti i costi delle televisioni, che 

proprio in questo periodo stanno timidamente entrando in commercio, sono tutt’altro che modici: Il nuovo Samsung UHD S9000 85 pollici, Ultra HD costa circa 40.000€, mentre il Sony 65X9000
65 pollici, Ultra Hd costa 10.000€. Un altro lato negativo di questi televisori, oltre al costo, è la mancanza sia di supporti che possano leggere e contenere un film in 4K, (il blue-ray è troppo piccolo) sia di programmi in questa qualità, che come detto in precedenza, non verranno trasmessi almeno fino al 2014. Le case di produzione stanno affrontando il problema con soluzioni che si appoggiano al web: l’inserimento di un Hard Disc che permetta di contenere un film scaricato dalla rete.

Il vero protagonista, però, della trasmissione in 2160p sarà il satellite poichè ha una grande ampiezza di banda, copre ampie porzioni di territorio ed è disponibile anche nelle aree rurali, al contrario delle soluzioni a banda larga che, specie in Italia, sono confinate a pochi centri densamente popolati ed infine capace di trasferire una grossa mole di dati in pochi secondi.

La riproduzione in UHD, inoltre, necessita di 120Frame al secondo, cioè il doppio di quelli per il

FullHd: la riproduzione satellitare ha ancora molta strada da fare perché l’attuale specifica HDMI 
1.4b gestisce sì il 4K, ma solo fino a 30 frame al secondo. Per avere il 4K a 60 fps si dovrà aspettare una seconda versione dell’HDMI, forse l’HDMI 2.0, che versione bisognerà aspettare per avere la riproduzione a 120Fps?
Senza contare che manca ancora un codec video che sia sufficientemente efficiente per consentire di trasmettere una simile definizione.

Mentre il mondo quindi affronta la frontiera della trasmissione in 4K, la NHK produce l’8K. Gli sviluppatori del progetto affermano che “L’immagine sarà così realistica che lo spettatore verrà coinvolto anche emotivamente. I paesaggi sembreranno così reali, che i telespettatori li vivranno in prima persona.” La registrazione in 4320p sicuramente manterrà le promesse, ma sorgono

alcuni dubbi e critiche tra gli appassionati di tecnologia: non essendo neppure attrezzati al 4K, ha senso parlare di 8K? Chi spenderebbe chissà quanti mila euro per un televisore 8K se già i prezzi del 4K sono esorbitanti ? E poi, in una società dove la pirateria è praticamente impunita e gli utenti si accontentano di registrazioni di bassissima qualità, quanto potrà avere successo questa tecnologia?

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Pubblicato il 04 Marzo 2013
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