Besnate dà la cittadinanza agli studenti venuti da lontano
Il paese ha scelto di dare la "cittadinanza civica" ai figli di stranieri sulla base dello "jus scholae": un riconoscimento ai bambini che hanno completato un intero ciclo scolastico in Italia
Anche Besnate conferisce la "cittadinanza civica" ai bambini stranieri cresciuti in Italia. Un provvedimento simbolico ma anche di grande valore civico, perché riconosce la cittadinanza sulla base del percorso fatto in Italia, sull’impegno dei ragazzi riconosciuto pubblicamente, «un gesto che ha un valore anche per i loro coetanei cittadini italiani» dice l’assessore all’istruzione e alla cultura Giuseppe Blumetti. L’Amministrazione Comunale di Besnate ha aderito alla Campagna L’italia sono anch’io, sostenuta da ventidue associazioni della società civile, ed alla campagna Io come tu, promossa da Unicef per promuovere il diritto alla non discriminazione dei bambini e degli adolescenti di origine straniera. Il riconoscimento simbolico è stato approvato nel corso del consiglio comunale di mercoledì 20 marzo con il voto favorevole della maggioranza e quello contrario di Lega Nord e PdL. Con la formula scelta da Besnate la "cittadinanza civica" viene conferita ai ragazzi «sulla base dello jus scholӕ, premiando così i ragazzi-buoni cittadini che si sono impegnati nel primo dovere cui essi sono chiamati ad adempiere, lo studio», spiega ancora Blumetti. Saranno riconosciuti come cittadini, di anno in anno, i ragazzi che avranno completato un intero ciclo di studi in Italia (elementari o medie), quelli che sono cresciuti accanto ai loro coetanei italiani dalla nascita, che parlano italiano, che conoscono storia e geografia italiana. La cerimonia della cittadinanza si terrà in contemporanea con il tradizionale momento besnatese della consegna delle borse di studio, a fine 2013. L’appuntamento sarà studiato in collaborazione con il consiglio comunale dei ragazzi, che è intervenuto "in forze" al consiglio comunale, insieme con un bel gruppo di giovani scout.
Pur essendo una piccola comunità, Besnate ha una buona quota di famiglie straniere, attualmente i minorenni non cittadini italiani sono 82. In una realtà così piccola non ci sono grandi difficoltà d’integrazione, ma l’amministrazione comunale ribadisce anche il valore simbolico e universale dell’iniziativa: «Si tratta inoltre di un atto simbolico come auspicio e pressione affinché si arrivi alla revisione della attuale legislazione sulla cittadinanza» dice ancora Blumetti. «Stella polare di questa scelta non sono né l’estremismo ideologico né il buonismo istituzionale ma il realistico e lungimirante progetto, lontano da derive xenofobe, per un’Italia che scommette sul suo futuro con le energie migliori di chi crede nella sua Costituzione e nei suoi valori».
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