Fiducia e partecipazione per conquistare i nuovi mercati
La Imf (Impianti macchine per fonderia) di Gabriele Galante non solo non sente la crisi ma continua a crescere
Quarantacinque agenti provenienti da oltre 38 paesi diversi si sono dati appuntamento il 18 e 19 marzo scorso nella sede della Imf (Impianti macchine per fonderia) per partecipare al meeting degli agenti che ogni anno si svolge negli stabilimenti di Creva.
L’azienda, ormai diventata una piccola multinazionale, basa il proprio successo su due elementi fondamentali : il know-how acquisito nel corso degli anni e in continua evoluzione e la professionalità del proprio personale sempre più predisposto a rispondere alle esigenze della varia clientela.
(foto sopra: gli agenti all’interno dell’azienda di Creva, al centro il patron Galante)
«I continui cambiamenti del mondo – dice Gabriele Galante presidente del Gruppo Imf – richiedono sempre più nuove strategie che devono essere applicate globalmente, adeguandoci nel mercato per organizzarci a servire la clientela».
Il mondo commerciale e industriale è diviso oggi tra imprese locali e imprese internazionali. Le prime hanno orizzonti limitati ai loro territori e sono legate ai destini economici di un territorio ristretto. Le imprese internazionali hanno interessi in più territori e vivono nella dimensione globale dove hanno meno importanza i confini. Queste seconde si interfacciano facilmente tra loro e beneficiano di una visione più ampia di quanto accade al mondo. La Imf fa parte di questa seconda categoria con al suo attivo oltre 500 dipendenti occupati in Italia, Repubblica Ceca, Cina, Brasile, Russia, India, Francia, Stati Uniti. La Imf vive di mercato internazionale con un’attenzione particolare ai nuovi mercati Mist (Messico, Indonesia, Sud Africa, Turchia) e Next Eleven, mercati che segue con importanti operazioni di scouting, promozione tecnica e commerciale. La crescita della Imf è continuata anche negli anni di crisi e con una strategia di investimenti, acquisizioni, ricerca, allargamento del mercato, ma soprattutto fiducia e grande partecipazione del proprio personale e su questo si basa la strategia nel proprio sviluppo.
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