Serravalle, Legambiente: “incredibile ribasso d’asta”
Balotta: "Così la concessionaria pubblica sempre più nel baratro"
Riceviamo e pubblichiamo
La provincia di Milano questa settimana ha fatto un doppio karakiri ai danni dei contribuenti. Ha sottoscritto l’aumento di capitale inoptato dalle banche socie di Pedemontana per 32 milioni. In questo modo la Provincia ha aumentato la propria esposizione finanziaria su un progetto oramai vicino al fallimento come quello della Pedemontana. E’ stato modificato, in negativo, il valore degli asset della concessionaria pubblica già in crisi di ruolo e con flussi di traffico e conseguenti ricavi calanti. I suoi costi di gestione aziendale,sono già i più alti del settore e la società è stata spolpata da azionisti irresponsabili, con acqusizioni societarie sproporzionate e da gravose consulenze, mentre le indagini della magistratura hanno fatto il resto. Tutto questo mentre è in corso un’ anomala procedura di vendita “aperta”, con termini di 6 mesi, e con un fallimento alle spalle del primo tentativo del dicembre scorso. Normalmente la procedura di vendita avrebbe preteso che non si alterasse il valore degli assaet in questa fase. Mentre non è chiaro se i potenziali acquirenti sanno che, oltre al prezzo 658 milioni per l’equisto vanno aggiunti 400 milioni per completare il versamento dell’equity di Pedemontana e Tem. Ma il cappio al collo maggiore dipende da quei 700 milioni per interventi strutturali sulla rete esistente della Serravvalle che dal 2007 non spende nonostante siano previsti dalla convenzione con l’Anas che adesso medita il ritiro della concessione rendendo esplicito il default. Gli aumenti dei pedaggi dovevano servire per il potenziamento e la la messa in sicurezza della rete esistente mentre invece non basteranno neanche a tenere in vita una società agonizzante che da gestore autostradale vuole diventare il costruttore di autostrade inutili che stanno devastando inutilmente il territorio e dissanguando le casse pubbliche.
Dario Balotta responsabile trasportio legambiente lombardia
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