Palasport affidato senza bando, è scontro
Carlo Carabelli accusa di favoritismo la scelta di rinnovare senza bando la convenzione per il mantenimento della struttura sportiva. Il sindaco: "Scelta consentita dalla legge, la Rovatese ha tutte le capacità"
Il palasport di Carnago? «una struttura pubblica usata come mezzo di propaganda politica». Ecco il pensiero di Carlo Carabelli consigliere di minoranza per Nuovi Volti. La questione riguarda l’affidamento della struttura da parte del Comune ad una realtà sportiva del paese: «Sia chiaro- prosegue Carabelli- il mio non vuole essere un attacco alla Polisportiva Rovatese ma all’amministrazione che ogni anno gli concede quello che è sostanzialmente un usufrutto gratuito senza alcun bando». Sì, perché a scatenare la protesta del consigliere c’è appunto il rinnovo della convenzione annuale per la manutenzione della struttura sportiva, avvenuta come permesso dalla legge senza alcun bando. «Questo metodo non fa altro che dimostrare come il Comune non sia un soggetto super partes, è chiaro l’intento di voler favorire una società che andrebbe premiata ma non a discapito delle altre». A detta di Carabelli questa scelta andrebbe rivista facendo si che le altre associazioni che vogliono prendersi carico del mantenimento della struttura possano partecipare e ricevere, in base all’impegno profuso, una quota dei nove mila euro che il comune concede per la pulizia interna ed esterna alla struttura.
Associazioni che però nella replica del sindaco Maurizio Andreoni Andreoli vengono definite inesistenti. «Non abbiamo avuto nessun contatto con altre realtà, si accreditino. Vengano qui e ci dimostrino di avere almeno la metà delle capacità della Rovatese». Il primo cittadino chiarisce come poi la loro scelta di non effettuare bandi sia prima di tutto consentita dalla legge, frutto inoltre della comprovata affidabilità dell’associazione interessata. «Il metodo dell’affidamento in gestione è storicamente fallimentare e noi in quel guaio non ci vogliamo finire». Con la convenzione infatti la gestione e la manutenzione straordinaria rimane del Comune, l’associazione scelta riceve i nove mila euro già citati per la pulizia della struttura e gestisce gli interventi di “piccola manutenzione” che gli vengono successivamente risarciti dal Comune. Al fatto che poi la Polisportiva Rovatese occupi circa il 70% delle ore di utilizzo della struttura il sindaco replica ricordando come il dato sia vero ma non negativo, visto che ad usufruirne siano ragazzi di Carnago e Rovate. Andreoli è invece d’accordo invece sugli eccessivi costi della struttura. Il Comune ha cercato di metterci una pezza installando un impianto fotovoltaico capace di ridurre il costo del riscaldamento che lo scorso anno ha superato il 50mila euro.
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