Sakota rinnova e prolunga con la Cimberio

Quel tiro in una manciata di centesimi che ha dato alla Cimberio la vittoria in gara 6 su Siena, ma anche il suo pianto a dirotto dopo l’espulsione nella "bella" contro la Montepaschi hanno fatto di Dusan Sakota uno dei più grandi idoli dei tifosi biancorossi durante l’emozionate serie playoff. Oggi a maggior ragione la 27enne ala di origine serba si conferma nel cuore dei supporters della Cimberio, decidendo di accettare l’offerta dei vertici di piazza Montegrappa ed estendendo così il contratto che lo lega a Varese per altri due anni.
Sakota, 2,10 di altezza per 111 chili, aveva tempo fino a oggi per esercitare la clausola di uscita dal contratto firmato la scorsa estate e ha deciso di dire sì alla proposta portata avanti da Cecco Vescovi nelle scorse settimane: proseguire per due anni invece che uno, con contratto rivisto al ribasso nell’ottica della riduzione delle spese ma – appunto – con la garanzia di un rapporto più duraturo. Ovviamente a giugno 2014 le due parti potranno ridiscutere l’accordo ma intanto Varese completa la "casella" in posizione di ala forte, con Sakota affiancato dal già confermato Achille Polonara.
Soddisfatto Cecco Vescovi, in procinto di salutare i due più stretti collaboratori tecnici (Giofrè e Frates) in partenza per le summer leagues americane. "Dusan ha accettato la formula che gli abbiamo proposto e ci fa molto piacere ripartire anche con lui" spiega il presidente uscente della Pallacanestro Varese che poi aggiunge: "Per gli altri non serve avere fretta, man mano che arrivano risposte decideremo il da farsi". Sul piatto infatti ci sono in sospeso le situazioni di Cerella, Ere e De Nicolao. Il termine per eventuali estimatori del capitano scade domani ma nelle ultime settimane non ci sono state richieste (né ufficiali, né a livello di rumors) e quindi tutto lascia pensare che Ere sarà di nuovo l’ala piccola titolare. Anche per De Nicolao la strada pare aperta a un ritorno a Varese: il play (data ultima il 10 luglio) sarebbe intenzionato a giocare le coppe ma le altre squadre italiane hanno quasi completato il proprio reparto di regia.

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