Sulla vetta dell’Ararat
Davide Visconti, Marco Campana e Roberto Andrighetto sono i tre varesini che hanno partecipato alla spedizione del Club Alpino Italiano
La spedizione del Club Alpino Italiano al monte Ararat, cui partecipano 3 varesini, ha raggiunto la propria meta ieri, 23 luglio, alle ore 6,45, al primo tentativo.
Davide Visconti e Marco Campana, del gruppo alpinismo giovanile del Cai Varese, insieme a Roberto Andrighetto, operatore Tutela Ambiente Montano della stessa sezione Cai, sono stati tra i 24 alpinisti che hanno potuto calcare la vetta, a quota 5137 m.
La salita dal secondo campo, a quota 4200 metri, fino alla cima, è iniziata alle 1,30 di notte, alla luce delle pile frontali, non potendosi approfittare della luce della luna piena a causa della densa
copertura nuvolosa. Un lungo e ripido percorso su detriti di origine vulcanica ha portato fino alla base del ghiacciaio, a poco meno di 5000 metri di quota. Da qui, calzati i ramponi, si sono affrontati i facili pendii terminali nella tormenta, con temperature oltre 15 gradi sotto zero, fino ad arrivare in vetta alle 6,45. Sventolate la bandiera del Cai ed il tricolore storico della Repubblica Cisalpina fornito dal comune di Reggio Emilia, fatte le foto di rito (poche in realtà per la difficoltà di togliere i guanti nel gelido vento) i partecipanti si sono affrettati a discendere, con le mani congelate ma gli occhi ricolmi di gioia, ed hanno raggiunto nella stessa giornata
il campo base posto a quota 3350 m. Il monte Ararat, il cui nome viene associato all’arca di Noè, è la vetta più elevata della Turchia, ed è posto a breve distanza dal confine con Iran ed Armenia.
Lungo il percorso di salita il gruppo del Cai ha incontrato alpinisti di varie nazionalità: iraniani, russi, svedesi, turchi, olandesi, francesi, americani. Tra gli americani, singolare l’incontro con una
spedizione attrezzata con compressori da 25 kg e trivelle di perforazione, probabilmente per la ricerca di vestigia della celebre arca (a domanda diretta gli americani hanno smentito, ma non hanno dato spiegazioni circa lo scopo delle loro pesantissime attrezzature, tutte da portare a mano oltre il campo 2).
Il gruppo Cai è stato supportato dalla guida curda Burhan, che ha consentito di conoscere usi e costumi dei pastori che vivono alle pendici della grande montagna.
Lunedi prossimo il gruppo di alpinisti del Cai verrà ricevuto presso l’ambasciata italiana in Turchia.
Una presentazione della spedizione verrà fatta a Varese, in sala Montanari, sabato 26 ottobre, con la presenza del capospedizione Gian Carlo Berchi.
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