“Troppo cemento sul lago” la denuncia di Legambiente

In occasione della presenza di Goletta dei Laghi, a Porto Ceresio e a Daverio si terranno due incontri pubblici. In particolare si parlerà dell'eccessivo sfruttamento delle coste

La Goletta dei Laghi arriva venerdì 5 luglio, alle ore 18.00, a Porto Ceresio presso la terrazza del bar della Stazione in via Mazzini. Durante l’incontro, aperto a cittadini, amministratori e stampa, la Legambiente esporrà i principali punti essenziali sull’inquinamento del lago Ceresio e sulle precauzioni da assumere su alcuni dei danni ambientali. Si parlerà anche dei rapporti con la Svizzera, grazie anche all’intervento del responsabile scientifico di Legambiente Giorgio Zampetti, del portavoce della Goletta Laghi Barbara Meggetto, e di Milena Nasi Benetti della Legambiente Valceresio. Inoltre saranno presenti i rappresentanti dei Comuni di Porto Ceresio, Brusimpiano, Ponte Tresa e della Comunità Montana del Piambello.
 
Un altro appuntamenton con Goletta dei Laghi è per domani sera, 5 luglio, alle 21.00 alla Palazzina della Cultura in via Verdi di  Daverio, dove si svolgerà un’altra serata dedicata al tema Legambiente con la proezione "L’età del cemento", recente documentario di Mario Petitto che mostra la cementificazione in tutta la Lombardia e gli interventi di Paolo Lozza, Barbara Meggetto, e del Sindaco di Daverio  Alberto Tognola.
Gli interventi rivolgeranno una particolare attenzione all’emergenza al consumo di suolo, riguardante i Comuni che si affacciano sul lago di Varese dove, negli ultimi otto anni, dal 1999 al 2007, la superficie urbanizzata è aumentata,  in conseguenza è diminuito di quasi mille ettari il suolo agricolo, di oltre 1800 ettari arrivando ora ad averne ben oltre di duemila ettari. Questa situazione critica viene esposta da Barbara Meggetto : “Le sponde del lago di Varese hanno visto una continua ed ingiustificata espansione del consumo di suolo. Non c’è solo il camping di Azzate, salito alla ribalta della cronaca giudiziaria: tutti i Comuni rivieraschi sono coinvolti nella realizzazione di insediamenti commerciali e residenziali discutibili e certamente eccessivi rispetto alla domanda del mercato", e questi dati, sul consumo del suolo, vengono confermati anche dal Centro di Ricerca sui Consumi di Suolo, il centro studi promosso da Legambiente, Istituto Nazionale Urbanistica e Politecnico di Milano.
Un’altra notizia presa in considerazione nell’ultimo dossier del CRCS, 1999-2007, è la crescita della superficie urbanizzata nelle zone da Gavirate a Biandronno, e da Varese a Buguggiate. Le punte negative sono Galliate Lombardo con il 9,12% e Bardello con addirittura il 18,36% . L’aumento della stessa Daverio è stato dell”8,7%. Invece ci sono alcuni Comuni che non hanno raggiunto questi livelli perché la cementificazione era già a livelli altissimi; come per esempio Bodio Lomnago ed Azzate, in cui il suolo urbanizzato è rispettivamente pari al 43,2% e 42,90%, e di Buguggiate, che raggiunge la percentuale negativa di 57,90%. La situazione viene anche esposta da Paolo Lozza dicendo : «Non è più accettabile che si consenta la continua e disordinata espansione dei paesi, anche di quelli medio-piccoli. Oltre ad essere insostenibile dal punto di vista ambientale, ormai non è giustificata neppure dalla situazione economica o da quella demografica. E’ ora di tornare ad investire sui centri urbani, spesso custodi di un patrimonio da salvaguardare, migliorare, rendere efficiente dal punto di vista energetico».

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Pubblicato il 04 Luglio 2013
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