Il 141tour che sa d’antico

Nel pianeta del giornalismo la galassia dei cronisti da sempre ha un ruolo importante: quello di una fanteria suddivisa in varie specialità che richiedono caratteristiche particolari. Far crescere bene le reclute è compito degli anziani e non è facile guidare bene scatenatissimi giovani che sognano la grande avventura nei mezzi di comunicazione.
Nel nostro mestiere il cronista è chiamato a operare con spirito di servizio alla comunità ed è opportuno che abbia anche attenzione professionale a esempi che possono venire da colleghi giovani, da chi ricopre ruoli per certi versi umili e soprattutto da chi cerca e vuol vivere realtà nuove, di frontiera.
In questi anni le nostre comunità grazie ai ragazzi di Varesenews vivono una stupenda frontiera fatta di tecniche informative aggiornatissime, di idee e progetti addirittura rivoluzionari rispetto a un passato che non va oltre l’altro ieri, ovvero assolutamente non datato.
A Varese l’ultimo balzo in avanti è rappresentato da "141 Tour", programma che ogni giorno porta nel nostro computer, nelle nostre case, nei nostri telefonini, un patrimonio costituito da vita, testimonianze e storia dei centri che rappresentano il nostro territorio. Una iniziativa che mette in soffitta gli scarsi tentativi, istituzionali o privati, nel tempo fatti per offrire una informazione ben documentata su realtà vivaci, palpitanti, spesso sbalorditive, a volte anche poco conosciute, dello splendido Nord Ovest della Lombardia, territorio benedetto dalla natura, dagli abitanti onorato con il lavoro e l’impegno civico, con il rispetto di grandi tradizioni, con la conquista di primati non solo nazionali, con la difesa e l’orgoglio della propria storia.
Il 141 Tour sta accumulando un tesoro di notizie e di novità che emozionano e coinvolgono e nel web resteranno sempre a disposizione di tutti, ma che per un cronista che ha navigato a lungo nell’infinito antico mare della carta stampata rappresentano anche il sogno di un recupero parziale ma ancora utilissimo di una comunicazione praticata con i vecchi tradizionali canali e indirizzata a scuole, biblioteche e mondo del lavoro.
La portata sociale ed educativa dell’iniziativa del Tour mi ha fatto ricordare qualche flop culturale da parte di istituzioni che avevano programmato e avviato progetti non tesi a una reale promozione della comunità ma a un ridicolo e dispendioso autoincensamento.
L’impegno di Varesenews ha il merito di riproporre l’entusiasmo e lo slancio di comunità anche piccole, la loro capacità di centrare importanti obiettivi: davvero è questo un momento importante per il nostro territorio, è una bellissima primavera che va riconosciuta, sostenuta e ulteriormente diffusa. Chissà se la mano pubblica, a cominciare da Milano, se ne è accorta.