Lo “sciopero” dei volontari della ProCiv agita le acque
Una lunga vicenda contrappone il sindaco e l'ex coordinatore della ProCiv, cui è stato revocato l'incarico a fine giugno. Ora si parla di
Alcuni volontari della Protezione Civile "in sciopero", il sindaco che risponde per le rime. A Solbiate Olona si riaccende nel cuore d’agosto la vicenda che contrappone il sindaco Luigi Melis e un gruppo di volontari stretti intorno all’ex coordinatore della ProCiv Roberto Viganò, dopo la revoca dell’incarico a quest’ultimo a fine giugno, in una ridda di accuse più o meno reciproche. Il sindaco Melis dice «che alcuni membri della Protezione Civile comunale, per protestare contro la revoca dell’incarico al precedente coordinatore, abbiano in animo di attuare una specie di sciopero bianco omettendo di fornire assistenza sulla sicurezza alle varie associazioni sportive cittadine, così come già accaduto l’11 agosto durante una gara ciclistica. A parte l’omissione di un preciso dovere statuale, trovo ridicolo che dei volontari facciano uno sciopero bianco: un volontario se non è d’accordo su qualcosa riguardante la sua missione smette semplicemente di fare il volontario». Secondo il sindaco l’idea dello sciopero bianco è da attribuire solo ad un gruppetto di volontari, che mentre altri sono operativi insieme con il nuovo coordinatore
(la cui nomina è di competenza del sindaco). Il gruppo di Protezione Civile aveva già dato una indicazione a inizio luglio specificando sul suo blog che il gruppo avrebbe svolto di lì in avanti «esclusivamente attività di Protezione Civile in situazioni di emergenza e attività addestrative (esercitazioni interne, provinciali e nazionali) così come descritte nel decreto legge n°16/2004 e relative leggi nazionali». Insomma: compiti ristretti, dopo la grande polemica e l’addio di Roberto Viganò, che aveva ricostruito in un post sul blog della ProCiv proprio a ridosso della sua sostituzione come coordinatore.
Lo scontro è di vecchia data (il gruppo ProCiv aveva accusato il primo cittadino di aver anche vietato la partecipazione ad un evento pubblico non organizzato dall’amministrazione), ora il sindaco dice di voler porre fine alle polemiche: «mentre plaudo quei volontari che hanno anteposto il bene della comunità alle sterili polemiche – dice Melis – colgo che anche nella Protezione Civile solbiatese si impone un risanamento perché salvo alcune eccezioni essa è diventata una sorta di repubblica indipendente».
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