Perseguita la ex, la Questura lo allontana
Nei giorni in cui l'Italia è scossa da nuovi episodi di violenza contro le donne, la storia di una donna perseguitata a Castellanza dall'ex compagno
Telefonate nel cuore della notte, inseguimenti, minacce di morte e insulti. È lo scenario drammatico vissuto da una giovane donna di Castellanza perseguitata per mesi dall’ex compagno, G.T., pregiudicato e disoccupato. L’uomo non ha mai accettato la fine della loro relazione sentimentale, iniziata nel marzo 2012 e conclusasi nel giugno di quest’anno: telefonava alla sua ex compagna con centinaia di telefonate ad ogni ora del giorno e della notte (sia sul cellulare che sul numero di casa), minacciandola ed insultandola quotidianamente, al punto che la donna è stata costretta a cambiare numero di telefono. G.T si appostava anche sotto casa per ore, spesso citofonava nel cuore della notte per farsi aprire, la seguiva in auto o in bicicletta dall’abitazione al luogo di lavoro, la minacciava di morte e minacciava i genitori di uccidere la figlia.
La donna le ha provate tutte per far smettere il suo stalker, anche con la "mediazione" di familiari e conoscenti comunali, ma ha dovuto persino lasciare la propria casa per trovare rifugio presso la famiglia di origine, ha dovuto cambiare quotidianamente percorso per raggiungere il luogo di lavoro, evitare di avere una vita sociale, vivere “scortata” dal padre. Dopo due mesi di persecuzione, ha trovato alla fine il coraggio di denunciare i fatti alle forze dell’ordine. L’attività di indagine sull’intricata vicenda familiare è stata condotta scrupolosamente dal personale della Squadra Mobile su delega della Procura di Busto Arsizio e ha consentito di accertare le gravi responsabilità in carico all’uomo, di fare luce sulla sua personalità aggressiva ed imprevedibile (confermata anche da diversi testimoni). La Questura ha alla fine emesso un’ordinanza di applicazione di “divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa”, notificata all’ex compagno nella mattina di mercoledì presso l’abitazione dei genitori.
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